“I dati che stiamo continuando ad acquisire, almeno nella città di Frosinone, confermano un aumento rilevante del numero dei contagi da Covid, ma risulterebbe impossibile bloccare completamente l’economia e la società civile, poiché anche la sanità ha bisogno di chi produce le risorse finanziarie per l’assistenza e per la ricerca – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Del resto, per avere il quadro effettivo di ciò che sta avvenendo, bisogna leggere i numeri non nel loro valore assoluto, bensì attraverso lo strumento comparativo del numero dei tamponi e dei ricoveri in terapia intensiva. Sul capoluogo, infatti, scremando ed analizzando puntualmente i dati, spesso caotici, diffusi dal Servizio Sanitario Regionale, emerge che, nella seconda ondata, ossia da settembre a oggi, abbiamo 100 concittadini positivi, 44 negativizzati e 2 decessi, oltre ad alcune unità erroneamente attribuite a residenze insussistenti. È vero, in realtà, che in tutta la prima fase vennero registrati 70 casi positivi, oltre a 3 decessi, ma il numero dei tamponi era vicino al 10%, rispetto a quelli che si stanno effettuando attualmente, proprio perché, in passato, non destavano preoccupazione i positivi asintomatici che, oggi, costituiscono la stragrande maggioranza dei numeri acquisiti. Senza contare il fatto che, a parità di casi positivi, in precedenza le terapie intensive straripavano di ricoveri, arrivando addirittura ad essere del tutto insufficienti. Dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione, utilizzando il più possibile le mascherine ed evitando il contatto fisico, igienizzando mani e ambienti quasi in modo compulsivo, poiché un accorgimento in più può risultare essenziale e, addirittura, vitale, soprattutto per quanti risultino portatori di patologie pregresse, a prescindere dal Covid”.