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Emergenza covid, Ares 118 riduce parametri per ampliare numero ambulanze in servizio

Lazio – Lo stato di emergenza causato dal coronavirus ha costretto la Ares, l’azienda regionale del Lazio che si occupa del servizio di emergenza 118 con ambulanze ed equipaggi propri, ed anche mezzi e personale di associazioni riconosciute idonee, ad ampliare il numero di soccorritori gestiti dalle varie centrali operative della regione.

I fornitori del servizio, potevano, prima dell’emergenza, utilizzare mezzi con immatricolazioni non superiori ai 5 anni. L’emergenza ha fatto alzare questa asticella. L’Ares ha pubblicare un avviso in cui si legge che l’azienda, data l’emergenza in corso “si trova nella necessità di autorizzare un elenco di mezzi con data di immatricolazione minore o uguale ad anni 7 aventi le caratteristiche e le dotazioni sanitarie previste per l’iscrizione all’Albo”.

I fornitori del servizio, si trovano spesso a non riuscire a comporre l’equipaggio del mezzo, composto da autista soccorritore barelliere e infermiere proprio per l’esiguo numero di infermieri.

Un problema a cui la stessa Ares fa fronte con lo stesso avviso in cui si legge anche che gli equipaggi delle ambulanze dei fornitori possono essere composti da “due componenti autista e soccorritore, da poter dedicare in via esclusiva allo svolgimento regolare e continuativo del servizio di soccorso sanitario sotto il coordinamento della centrale operativa Ares 118 di competenza che provvederà ad integrare la composizione dell’equipaggio con la prestazione di un Cps (collaboratore professionale sanitario) dipendente di Ares 118”.   ­­­­

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