In merito alla sospensione, da ieri, delle due fermate giornaliere dell’Alta Velocità a Cassino (così come a Frosinone), al fine di fare chiarezza circa le ragioni che l’hanno determinata e anche per respingere strumentalizzazioni in libera uscita, il sindaco di Cassino, Enzo Salera, per riportare il tutto sul piano della serietà e della verità, richiama una nota di Trenitalia dove si testualmente: “ La più recente evoluzione della situazione sanitaria, le nuove misure adottate dal Governo, con la raccomandazione a limitare gli spostamenti sui mezzi pubblici e privati e i presumibili impatti sulla domanda di trasporto, hanno imposto una riconsiderazione dell’attuale sistema di mobilità. In quest’ottica, per soddisfare le esigenze e la tutela della salute dei viaggiatori e del proprio personale, Trenitalia ha previsto una revisione dell’offerta delle Frecce, treni a Mercato di Trenitalia senza contributo pubblico, basata sui flussi di passeggeri delle ultime settimane e di una loro proiezione nel breve termine”.
Insomma, sostiene il Sindaco, sta qui, nella riduzione drastica del flusso di passeggeri, la scelta di Trenitalia di tagliare le corse “senza contributo pubblico” tra cui i due treni giornalieri Napoli Centrale-Cassino – Frosinone- Roma- Milano e viceversa.
L’auspicio è che con il miglioramento della situazione sanitaria e con il conseguente aumento dei viaggiatori le fermate nella nostra città vengano ripristinate. In tal senso si muoverà l’impegno del primo cittadino di Cassino per quanto di sua competenza.
Quanto alle incredibili dichiarazioni di alcuni esponenti dell’opposizione consiliare, e finanche del consigliere regionale Ciacciarelli, circa fantasiose responsabilità del sindaco di questa città anche per questa cosa, Enzo Salera ritiene che non vale la pena prenderle in considerazione, stante la palese assurda loro strumentalizzazione. Quanto non anche imbarazzanti in qualcuno.
A Frosinone, dove sono un po’ più sereni ed equilibrati, l’opposizione di centrosinistra di quella città nulla ha osservato contro Ottaviani.