Roma – “Roccasecca e la Ciociaria non sono la discarica di Roma. Basta umiliazioni”, a sorreggere lo striscione, questa mattina, in piazza di Montecitorio a Roma c’erano 10 amministratori, tra sindaci e presidenti di comunità montane dei territori a sud della provincia di Frosinone.
Il presidio di protesta ha portato direttamente davanti al Parlamento la problematica con la quale da anni, la gente del sud Lazio è costretta a convivere: quella di dover smaltire nei propri impianti, a cominciare dalla discarica di Roccasecca, i rifiuti di Roma.
“Manifestiamo in difesa di tutto il basso Lazio contro scelte scellerate della Regione Lazio che, per non assumersi responsabilità nell’individuazione di nuovi siti di discarica su Roma e per preservare equilibri politici con i partner di governo che amministrano la Capitale, continua ad incardinare procedimenti autorizzatori illegittimi, su aree vincolate, puntualmente annullati dai Tar, con l’obiettivo di ampliare la discarica di Roccasecca dove far confluire i rifiuti romani”, lo dichiara Giuseppe Sacco sindaco di Roccasecca.
“E’ contro le scelte scellerate del governo – continua Sacchi- che per la terza volta in un anno e mezzo, su istanza della Regione Lazio, ha deliberato in Consiglio dei ministri, in via straordinaria quelle autorizzazioni che la stessa Regione aveva visto annullare, in deroga alle normative e superando quanto stabilito dai vari Tribunali. Noi – conclude il sindaco Sacco – non ci stiamo e continueremo a portare avanti questa battaglia a difesa del territorio, dell’ambiente ed in nome di quella legge che deve essere uguale per tutti”.
Le fasce tricolori rappresentano in piazza Montecitorio i comuni, oltre che di Roccasecca, anche Cassino, Pontecorvo, Piedimonte San Germano, Aquino, Colfelice, Colle San Magno, San Vittore del Lazio, San Giovanni Incarico e la Comunità Montana Valle del Liri.
“Sono per una battaglia con Roma per obbligarla a fare la raccolta differenziata come la facciamo noi riducendo così i rifiuti da portare in discarica” dice il sindaco di Cassino Enzo Salera.
Tra i manifestanti anche amministratori che hanno impianti di rifiuti diversi dalla discarica di Roccasecca e che raccolgono immondizia da Roma. Gabriella Protano, vicesindaco di Colfelice, comune confinante a Roccasecca e che ospita l’impianto Tmb dice che “lo striscione è eloquente. Il nostro territorio virtuoso per la raccolta differenziata e ci aspettiamo la stessa responsabilità da chi viene a conferire”.
Tra i manifestanti anche Nadia Bucci, sindaco di San Vittore del Lazio dove insiste l’impianto di termovalorizzazione di Acea. “Il grido che parte da Montecitorio – dice- passa per Roccasecca e arriva a San Vittore dove l’impianto di termovalorizzazione deve essere ampliato vista l’inefficienza si Roma dove si parla sempre di emergenza rifiuti ma non si conosce la programmazione per affrontarla o, quantomeno, definirla”. Al presidio, marcatamente apartitico, si è avvicinato Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, che ha portato la propria solidarietà.