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Omicidio Willy: nuovo arresto per i fratelli Bianchi, minacce di botte a creditori

Marco e Gabriele Bianchi, i fratelli di Artena indagati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro in seguito ad un violento pestaggio, avrebbero minacciato e ideato una spedizione punitiva contro un giovane assuntore di cocaina di Lariano che non aveva saldato il proprio debito con la rete di spacciatori di cui i due facevano parte. L’aggressione non si sarebbe compiuta perchè il giovane si è reso irreperibile. Anche per questo, ai due ragazzi di Artena e ad altri 4, è stato notificata la misura cautelare in carcere ipotizzando il reato di spaccio di droga e tentata estorsione. Marco e Gabriele Bianchi sono già reclusi per i fatti di Colleferro nel carcere di Rebibbia a Roma.

L’indole violenta dei Fratelli Marco e Gabriele Bianchi di Artena, indagati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, emerge nell’ordinanza con cui i carabinieri di Velletri hanno eseguito questa mattina i sei arresti per droga e tentata estorsione. I due, secondo quanto ricostruito nelle indagini dei militari, gestivano un traffico di cocaina che vedeva coinvolti almeno 24 assuntori. Il gruppo utilizzava come arma intimidatoria, o usandola materialmente per pestaggi, la disciplina da combattimento Mma per riscuotere i debiti dai consumatori inadempienti. Tra gli episodi più eclatanti, quello del 29 giugno 2019, oltre un anno prima dell’omicidio di Willy. Un giovane consumatore di Lariano ha denunciato ai carabinieri di essere stato pestato, insieme al padre arrivato in suo soccorso, da due degli arrestati di oggi, di fatto “bracci armati” inviati dai fratelli Bianchi, per riscuotere un credito di appena 20 euro. “Mi hanno preso e portato in un vicolo” a Lariano “e là mi hanno picchiato. Non riuscivo a difendermi perché loro sono due lottatori di Mma”. Si legge nell’ordinanza eseguita questa mattina. “Neanche ci ho provato per evitare una ulteriore reazione”. Quando il padre è intervenuto in suo soccorso, è stato picchiato a sua volta ed entrambi sono finiti in ospedale. La vittima ha raccontato ai carabinieri che i Bianchi “avevano costituito una mezza banda. Fanno i grandi in paese. Intimoriscono tutti minacciando di essere grandi conoscitori di Mma. Effettivamente a Lariano hanno tutti paura di loro, che vengono dal vicino Borgo Colubro di Artena dove non esiste nulla. Qui hanno trovato terreno fertile perché hanno tutti paura di parlare. Sono anni che” i 2 picchiatori “sono temuti perché si avvalgono di conoscere i fratelli Bianchi e spadroneggiano in paese, ma solo con gente come me, con i più deboli”. I fratelli Bianchi “erano presenti durante l’aggressione, erano in disparte ma io li ho visti, è come se controllassero l’esecuzione, e ridevano”.

Italian carabinieri officers wearing protective masks stop cars at a checkpoint during the curfew part of the anti-coronavirus spread measures, in Rome, Italy, 8 November 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI

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