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Ambiente, Buschini: “Transizione energetica vera sfida per territori e giovani”

“Occorre lanciare alcune sfide al contesto in cui viviamo, una di queste è proprio la transizione energetica. E’ necessario sviluppare una cultura nuova di approccio a tematiche fondamentali nel mondo, e che mettano i territori al centro”.
E’ quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, nel corso del webinar di presentazione del libro “Energia sostenibile e cambiamento climatico” di Francesco Scalia, docente di Diritto urbanistico e dell’Ambiente presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, che si è tenuto questa mattina in modalità telematica.
“Ritengo – ha aggiunto Buschini – che su questo libro si possa formare una generazione che parta da una cultura nuova dell’ambiente, della produzione di energia, della sostenibilità e dello sviluppo. Il testo contiene anche un importante approfondimento tecnico sulla classificazione energetica degli edifici, una guida utile in questo periodo nel quale tanta parte della nostra economia è concentrata sull’occasione del superbonus del 110%. Come scrive Scalia nel libro, la sostenibilità della produzione di energia è condizione essenziale di uno sviluppo sostenibile”.
Nel corso del dibattito, a porre l’accento sul protagonismo dei territori e sul ruolo dei decisori politici Paolo Vigo, ordinario di Fisica tecnica industriale all’Università di Cassino: “Noi dobbiamo ragionare in termini di sviluppo sostenibile, di circolarità, e su questi temi i veri protagonisti sono i territori, quelli che devono attivarsi per realizzare le visioni a 360° dei decisori internazionali. Per accelerare le decisioni internazionali è importante nei territori saper esaltare situazioni. E in questo contesto il Lazio meridionale è certamente uno dei territori che, proprio partendo da indicatori negativi, sta contribuendo più di altri con scelte che, se incentivate, possono essere estremamente coraggiose”.
Sulla rilevanza che il tema della transizione energetica ed ecologica ha in questa fase storica si è soffermata Chiara Braga, deputata, membro della commissione Ambiente e Infrastrutture e della commissione Ecomafie: “Siamo alla vigilia di un cambiamento non scontato nel nostro assetto istituzionale nazionale con l’istituzione del ministero della Transizione ecologica. Nemmeno l’impatto della pandemia sanitaria ha rallentato la rilevanza che questa questione ha assunto finalmente nel dibattito pubblico. Penso che uno dei nostri primi obiettivi debba essere quello di aggiornare i nostri strumenti operativi in materia energetica: l’attuale piano nazionale energia e clima dovrà essere formalmente adeguato entro il 2022, penso che sarà uno dei banchi di prova principali del nostro governo”.
Distinguere il “real green” dal “fake green” è l’auspicio di Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, già ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente: “Abbiamo una città come Roma – ha aggiunto – che ha un’infinità di edifici pubblici e fondi stanziati per fare in modo che su questi edifici pubblici si installino i pannelli solari. Tra normative inadeguate, blocchi anche culturali da parte delle Sovrintendenze, vedo alcune cose oscene che non so come sono state approvate e poi vedo ostilità a mettere dei normali pannelli solari su terrazzi che non hanno nessun pregio né artistico, né storico, né architettonico”.
Parla di rinnovabile come libertà di approvvigionamento in un nuovo approccio energetico Daniele Fortini, presidente Retiambiente Spa, che spiega: “Siamo cresciuti dentro una cultura che ci faceva apparire il conflitto per l’energia come il simbolo della dislocazione dei poteri a livello mondiale. La possibilità di generare energia da rinnovabile per liberarci da quel vincolo del possesso dei pozzi petroliferi e per generare per chi verrà dopo di noi le condizioni migliori di libertà è fondamentale”.
Francesco Scalia, docente di Diritto urbanistico e dell’Ambiente presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale e autore del libro, conclude: “La transizione energetica ed ecologica è la sfida immane della nostra epoca, soltanto gli investimenti in energie rinnovabili necessari per compensare le emissioni nel 2050 ammontano a 130 mila miliardi di dollari. Però la caratteristica di questa sfida è di essere una sfida corale in cui ciascuno può fare la propria parte, dal singolo che può riqualificare la propria abitazione con gli incentivi, alla politica, le imprese, l’università. Anche l’azione parlamentare può con piccoli interventi arrivare a risultati importanti. C’è bisogno di un accordo corale. C’è bisogno anche – conclude – di un atteggiamento diverso da parte della politica locale, ad esempio nel fare di uno scarto una risorsa”.
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