Arruolato con tanto di tesserino militare nel 2° Corpo d’Armata polacco del generale Wladyslaw Anders, con il grado di caporale, condivise con essa tutte le esperienze di combattimento della Campagna d’Italia.
Su di lui fiorirono tanti racconti, uno dei quali riguarda l’aiuto prestato ai soldati durante la battaglia di Montecassino. portando le casse di munizioni. L’orso Wojtek era la mascotte dell’Armata di Anders, il nome è un diminutivo di “Wojciech”, un vecchio nome slavo ancora in uso in Polonia che significa “guerriero sorridente”.
In occasione dei Campionati Nazionali Universitari in programma dal 28 maggio al 6 giugno a Cassino, l’orso Wojtek sarà la mascotte di tale evento. Ad annunciarlo è stato questa mattina il rettore dell’Unicas Giovanni Betta nel corso di una conferenza stampa che si è svolta sulla piattaforma google meet e che ha visto come ospite d’eccezione la figlia del generale Anders, nonchè ambasciatrice della Polonia in Italia, Anna Maria Anders. Non ha nascosto l’emozione e nel suo intervento ha sottolineato: “Sono davvero felice. Wojtek è un simbolo per i giovani, per i bambini piccoli che attraverso la storia dell’orso si interessano alla storia della battaglia di Cassino.
Speriamo nell’occasione di poter inaugurare anche la statua di mio padre, il generale Anders, che con il sindaco Enzo Salera abbia deciso di posizionare al centro della città di Cassino”. Questo a dimostrazione che i Cnu non sono solo gare sportive. Non si tratta di un evento fine a sé stesso.
È un’iniziativa che prova a mettere in sinergia tutto il territorio e ad avere ricadute anche sul turismo, anche questo è stato uno dei motivi per cui si è deciso di puntare su una mascotte simbolo di Cassino come quella dell’orso Wojtek. Ovviamente il tutto è subordinato all’emergenza sanitaria e all’evolversi della situazione.
La speranza è che per maggio la situazione possa essere in miglioramento in modo tale da svolgere l’iniziativa coinvolgendo tutta la città ed anche i turisti. Nonostante le incertezze legate alla pandemia il rettore dell’Unicas Giovanni Betta, la consigliera federale del Cusi e executive director dei CNU 2021 Flaminia Calce, il presidente del Cus Cassino Carmine Calce e il presidente del Cusi Antonio Dima hanno spiegato che l’organizzazione non si ferma e si lavora per essere pronti con l’appuntamento: si tratta della 75esima edizione dei Cnu, la terza volta di Cassino dopo le edizioni del 1998 e del 2013.
Le istituzioni hanno portato tutto il loro sostegno: a partire dal sindaco di Cassino con il sindaco Enzo Salera che ha evidenziato la sinergia tra la città e l’Unicas ormai consolidata. E ha detto: “Si tratta di un’occasione di crescita eccezionale. Questa esperienza sarà vincente se i circa 5.000 ragazzi che verranno porteranno nel loro cuore una esperienza che dimostri che quando c’è forza, determinazione e sinergia fra le istituzioni possiamo veramente creare una società ed un mondo migliore”.
È poi intervenuto il consigliere regionale e presidente della commissione sport Pasquale Ciacciarelli. Dalla Pisana ha portato i suoi saluti anche il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini: ha evidenziato il grande lavoro che sta svolgendo l’Università e il Cus Cassino ed ha garantito il pieno sostegno della Regione: “Una manifestazione che non è solo sport ma che dovrà avere anche ricadute sul territorio come ad esempio la realizzazione ed il completamento di qualche opera che sarà utile al campionato ma poi resterà a beneficio della città”. La storia dell’orso Wojtek è stata affidata allo storico Pino Valente.
A chiudere è intervenuto dom Luigi Di Bussolo e il presidente dell’associazione “Cassino città per la pace” Marino Fardelli. In prima linea anche i rappresentanti degli studenti dell’Unicas. Il rettore Giovanni Betta ha già dato appuntamento per il prossimo appuntamento previsto per il 15 febbraio: la macchina dei Cnu si è ormai messa in moto.