Covid – Ristori i provincia di Frosinone e zone rosse, il consiglio Regionale approva mozione Buschini
10 Marzo 2021“Desidero ringraziare i capigruppo in Consiglio regionale per aver consentito, in via straordinaria, l’inserimento della mozione all’ordine del giorno per nuovi ristori in provincia di Frosinone e nelle aree del Lazio colpite da misure più restrittive. Lo considero un gesto di grande sensibilità verso il territorio del frusinate attualmente in zona rossa. È necessario agire con un obiettivo comune – e il lavoro fatto in accordo con sindaci e amministratori frusinati per concordare le richieste va in questa direzione – per chiedere immediatamente finanziamenti alle attività colpite da misure restrittive. In Aula hanno sottoscritto il documento, esteso nella sua efficacia anche ai comuni di Colleferro e Carpineto Romano, la maggioranza dei consiglieri regionali. Rilevante, anche per la stesura della mozione, è stato il documento elaborato dalla consulta dei sindaci del sud della provincia, trasmesso dal sindaco di Cassino, Enzo Salera alla Regione”.
Così in una nota il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, in merito alla mozione approvata oggi a larghissima maggioranza per richiedere misure straordinarie di sostegno alle attività nei territori colpiti da restrizioni, e sottoscritta dai consiglieri: Battisti, Ciacciarelli, Marcelli, Simeone, Palozzi, Righini, Mattia, Cartaginese, Ghera, Bonafoni, Capriccioli, Tidei, Lombardi, Ciani, Vincenzi, De Paolis, Novelli, Porrello, La Penna, Cacciatore, Patanè, Corrado, Leonori, Lena, Forte.
“Inoltre – spiega – come già richiesto dall’assessore D’Amato, che ringrazio, al commissario Figliuolo, è necessario un aumento di sieri a disposizione delle zone rosse. La Regione Lazio e la Asl di Frosinone sono pronte e organizzate per dare l’accelerazione decisiva al piano delle vaccinazioni anti Covid. Ristori adeguati e più vaccini sono punti indispensabili per superare presto questa fase difficile. Il nostro obiettivo è combattere il Covid-19 sul fronte sanitario, ma anche reagire tempestivamente allo shock economico che la pandemia sta causando”.