Scriveva alla sua ex, le mandava fiori e biglietti d’amore per riconquistarla ma aveva già “investito” 18mila euro in criptovaluta per un sicario incaricato di sfigurarla e costringerla alla sedia a rotelle. Lo ha scoperto la polizia postale di Roma indagando su una segnalazione giunta dalla polizia tedesca in merito ad una trattativa, definita agghiacciante, tra un italiano e il gestore di un portale su dark web che procaccia persone senza scrupoli per compiere efferati crimini fino all’omicidio.
Per la sua ex fidanzata, una 30enne romana, però, il 40enne lombardo, esperto in informatica e dirigente di una importante azienda, non chiedeva la morte ma “solamente” che venisse sfigurata con l’acido e che rimanesse paralizzata e costretta alla sedia a rotelle.
La trattativa ha avuto inizio a febbraio e dopo un breve periodo, il gestore del sito, ha confermato l’impegno sostenendo di aver trovato in Italia la “persona giusta”. Per questo, secondo quanto apprende Agenzia Nova, il 40enne ha pagato 18 mila euro in bitcoin, lasciando bloccati solo un terzo della somma, già versata, che sarebbe stata sbloccata a lavoro concluso. In tutto questo, però, la polizia postale di Roma e la squadra mobile erano già al lavoro sulla vicenda e dalle trattative intercettate gli agenti sono riusciti a risalire al nome della vittima.
La 30nne è stata messa sotto protezione. Sembra la trama di un thriller contemporaneo in cui l’autore dà vita ad un incubo: sullo sfondo una relazione finita, l’ideazione di un delitto, la ricerca di un sicario nel dark web per fare del male alla ex fidanzata, il pagamento della commissione in bitcoin. La realtà, invece, mostra l’ennesima storia di un uomo che pensa di poter distruggere una donna perché non accetta la fine della loro storia. Ma l’indagine, diretta dalla Procura della repubblica di Roma e svolta congiuntamente dal Servizio polizia postale delle comunicazioni, dalla Squadra mobile di Roma e dal Compartimento polizia postale per il Lazio, ha consentito di portare alla luce, in brevissimo tempo, l’intera vicenda.
La ragazza era completamente ignara di cosa le stava per accadere. Gli agenti che dalla trattativa avevano saputo il suo nome ma ignoravano ancora quello del committente, l’hanno ascoltata cercando di capire da lei chi ce l’avesse a tal punto da ordire un simile progetto. La giovane ha fatto tre nomi di uomini e tra questi il 40enne lombardo da cui si era lasciata. Immaginava che sarebbe stata infastidita da messaggi o telefonate, ma nulla di più. Invece il progetto di vendetta andava ben oltre l’immaginabile.
Quando l’identità del 40enne è stata svelata, gli agenti si sono sostituiti a lui nella trattativa annullando il contratto dato che il rischio poteva essere che la persona ingaggiata potesse portare a compimento la sua missione. Stamattina il 40enne è stato arrestato per atti persecutori aggravati in danno della giovane ex fidanzata. È la prima volta che, attraverso un’investigazione su diversi piani operativi, reali e virtuali, gli investigatori del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Squadra Mobile e della Polizia Postale di Roma riescono a individuare tempestivamente e fermare il mandante di un grave delitto di violenza di genere, progettato nei minimi dettagli sul Dark Web.