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Arrestato ex pastore evangelico, è accusato di aver violentato a Ponza per 14 anni le tre figlie minorenni

E’ indagato di aver violentato per 14 anni le tre figlie minorenni a Ponza e, per questo, è stato arrestato in Scozia ed estradato ieri in Italia un 50enne ex pastore della confessione religiosa degli Evangelisti.

Le sue vittime, secondo gli investigatori del commissariato di Cassino, hanno subito le violenze a partire dai 4 anni di età. La vicenda ha avuto inizio a Ponza dove l’indagato era pastore evangelico ed è emersa solamente quando la primogenita, raggiunto la maggiore età, ha capito che le attenzioni del genitore non erano normali.

Dopo aver tentato inutilmente di parlare con la madre e con le altre due sorelle, ha raccontato tutto in audizione protetta ad altre due donne: al vicequestore Giovanna Salerno del commissariato di Cassino e al sostituto procuratore Beatrice Siravo.

Da quell’atto di coraggio sono partite incessanti indagini per cercare di trovare riscontri all’inquietante racconto fatto dalla ragazza, e che veniva negato dagli altri familiari. Secondo gli investigatori, una sorta di plagio che costringeva le altre tre donne ad una omertà familiare e religiosa.

La ragazza ha raccontato di come il padre costringesse lei e le sorelle, tutti i giorni, a “pisolini pomeridiani” durante i quali oltre a palpeggiamenti delle parti intime, subivano rapporti sessuali. Se si fossero rifiutate erano botte.

Tutto questo per oltre un decennio ed è continuato dopo il trasferimento della famiglia, dall’isola ad un’altra regione. Quando la vicenda è emersa, anche la comunità religiosa degli evangelisti lo ha estromesso dalla sua carica e lui, temendo di essere arrestato, ha cercato rifugio in Scozia in un villaggio non lontano da Edimburgo dove, però, gli agenti di Cassino lo hanno monitorato fino a farlo arrestare dalla polizia scozzese nel dicembre scorso.

Ieri, quando il covid lo ha permesso, è stato estradato in Italia.

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