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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise gestirà la Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera

Oggi, presso la sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è stato sottoscritto l’accordo di programma con il quale la Regione Abruzzo affida allo stesso Parco la gestione della Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera. Un accordo finalizzato a rafforzare gli sforzi comuni in favore della popolazione di orso bruno marsicano, grazie al contributo determinante del Ministero per la Transizione Ecologica, che finanzierà l’operazione proprio in forza del ruolo strategico che quest’area riveste per la conservazione dell’orso marsicano.
Chiarano-Sparvera è un territorio prettamente montano che si estende per circa 4.000 ettari, delimitato a sud dal Monte Greco, a nord dal Monte Genzana, a ovest da Passo Godi (dove confina col Parco) e a est dai contrafforti del Piano delle 5 Miglia.
La gestione svolta dal Corpo Forestale dello Stato, e poi dai Carabinieri Forestali, è stata sempre fortemente orientata verso lo sviluppo sostenibile dell’intera area, coniugando le esigenze di tutela e conservazione con quelle turistico-ricreative e quelle agro-silvo-pastorali.
Recentemente il Ministero della Transizione Ecologica ha evidenziato la delicatezza della zona, in relazione a quanto previsto dal PATOM: l’area ha una posizione geografica che la rende praticamente centrale nel corridoio ecologico di collegamento tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello della Maiella, oltre che verso la Riserva Naturale Regionale del Monte Genzana e infine, non certo in ordine di importanza, è in gran parte ricompresa nel SIC del Parco.
Chiarano-Sparvera è, dunque, di vitale importanza per la conservazione dell’orso marsicano, abitualmente frequentata da alcuni soggetti che dal Parco si spostano verso la Maiella o il Genzana e, in alcuni casi vi hanno anche svernato come dimostrato dalle rilevazioni telemetriche.
In considerazione a questi molteplici aspetti e in considerazione della ristrutturazione organizzativa che il Servizio Foreste sta portando avanti, la Regione Abruzzo ha ritenuto opportuno e funzionale accogliere la proposta del Parco e affidargli la gestione di questo importante patrimonio demaniale.

“L’accordo con la Regione Abruzzo, che ha condiviso la proposta di concedere in gestione al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise la Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera, dichiara il Presidente del Parco Giovanni Cannata- rientra a pieno titolo tra le iniziative finalizzate ad a garantire la tutela di territori vitali per l’orso marsicano, in una delle aree più delicate del suo areale visto il progressivo aumento di soggetti presenti tra il Parco Nazionale della Maiella e la Riserva del Monte Genzana, ma anche a garantire lo sviluppo di attività tradizionali sostenibili, il cui apporto all’economia e alla cultura dei territori è ancora centrale. Un ringraziamento particolare alla Direzione per il Patrimonio Naturalistico del Ministero della Transizione Ecologica che ha creduto nell’iniziativa, perfettamente in linea con gli obiettivi del PATOM, supportando il Parco e assicurando le risorse adeguate per dare forza alle azioni dello stesso, compresa la strutturazione dell’Area Contigua, tutta da costruire insieme alle comunità locali dopo la definitiva approvazione della Regione Lazio. Insomma un bell’esempio di cooperazione leale tra Istituzioni”.
“L’iniziativa promossa dal Parco Nazionale e condivisa dalla Regione Abruzzo rientra fra quelle finalizzate a favorire la conservazione dell’habitat dell’orso marsicano all’esterno delle aree protette in piena coerenza con le finalità del PATOM, – dichiara il Direttore generale della Direzione generale per il patrimonio naturalistico –del MiTE Antonio Maturani – nella logica di tutelare i corridoi ad alta valenza ambientale che gli animali possono usare per spostarsi tranquillamente tra le diverse aree protette, in totale equilibrio con le attività tradizionali sostenibili”.

Il Vicepresidente della Regione Abruzzo – Emanuele Imprudente ha concluso la giornata dichiarando: “Vogliamo costruire un modello sinergico, una rete sistemica tra parchi. Creare progettualità, collaborazione tra aree protette per saper cogliere le opportunità in tutto il territorio. Pensiamo ad una
sinergia tra aree regionali per sviluppare un ampio progetto di tutela e finalmente di valorizzazione. Il ruolo delle Comunità in questa direzione sarà cruciale, oltre a quello del Ministero, del Parco e della Regione.
Il sistema delle aree protette abruzzesi è pronto. Si comincia a costruire quel concetto di opportunità che, negli anni passati non si è avuto, per iniziare a costruire davvero l’Abruzzo del futuro.
Le aree protette svolgono un ruolo fondamentale di tutela e conservazione della natura, ora la loro funzione deve diventare realmente anche un’occasione di sviluppo economico e turistico.

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