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La Zecca dello Stato racconta il paesaggio culturale e enogastronomico di Puglia

ROMA. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Poligrafico e Zecca dello Stato hanno presentato, presso il Museo della Zecca di Roma, la nuova Collezione Numismatica 2022, emessa dal MEF e coniata dalla Zecca italiana. Le nuove emissioni numismatiche  scaturiscono  dalla volontà di condividere in un’unica collezione anche quegli aspetti identitari presenti sul territorio nazionale connessi al cibo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo dei territori sulla base turistico enogastronomico e culturale. Lo sviluppo del progetto che opera condividendo i valori della convenzioni sui beni immateriali come patrimonio dell’umanità. Oggi i Beni Culturali Immateriali, e in particolare quelli Demoetnoantropologici e legati al Cibo, sono considerati un patrimonio fondamentale non solo per la conoscenza e la storia dell’uomo, ma anche un contributo alla crescita economica, in quanto vitale giacimento per lo sviluppo dei Territori: nel cibo si rispecchiano le identità dei popoli, i loro prodotti, saperi e tradizioni. Non a caso il futuro della narrazione dei territori del cibo sta confluendo anche nel Geoportale della Cultura Alimentare che, attraverso gli uffici del Ministero della Cultura, verte sull’implementazione e concreto utilizzo di tale materiale unito alla continua ricerca d’archivi documentaristici. La Puglia è menzionata nella serie da 5 euro “Cultura Enogastronomica Italiana – Primitivo e Orecchiette”. Nel dritto i Trulli di Alberobello e un muretto in pietra a secco pugliese, entrambi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco; sono delimitati, a destra, da un albero di ulivo, simbolo della regione Puglia, a sinistra, dal Pumo di Grottaglie, uno dei prodotti più rappresentativi dell’artigianato locale e, in basso, da onde stilizzate con un delfino, simbologia ricorrente sugli stateri di Taranto, antica moneta magno greca. Nel rovescio si legge una composizione di prodotti enogastronomici tipici della regione Puglia: pane di Altamura, orecchiette, un ramo d’ulivo e un calice di vino riconducibile al patrimonio produttivo del primitivo. Nel giro e nel campo, elementi decorativi ispirati da motivi a traforo, in stile romanico pugliese, ripresi dalla cattedra di Sant’Elia della Basilica di San Nicola di Bari. Il progetto numismatico appena presentato evidenzia che la motivazione enogastronomica rappresenta il un utile mezzo di comunicazione e narrazione in grado di veicolare correttamente le peculiarità del territorio Puglia. Ciò  ha inoltre messo in luce la dimensione di fenomeno territoriale che caratterizza tutto il processo di valorizzazione del paesaggio culturale e agrario regionale. Tale processo, che è partito da una felice scelta di narrazione della qualità del prodotto, con tali emissioni monetali  estende una più capillare valorizzazione del territorio e delle risorse regionali. In tal modo con una moneta si apprezza e si gusta anche il vino proveniente dalle diverse realtà ,differenti ed uniche grazie alle caratteristiche morfologiche che forniscono pietra,argilla, paesaggio e vigneti. La materia prima alla base del patrimonio culturale materiale ed immateriale pugliese.

 

 

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