“Tanto tuonò che piovve” o “la montagna che ha partorito il topolino”, ma anche “la tempesta in un bicchiere d’acqua” quella fatta dalla politica italiana per eleggere un “nuovo” presidente della Repubblica.
Sono tanti i detti popolari che sembrano essere calzanti al termine della maratona elettorale dei parlamentari. Una politica che continua a deludere, incapace di fare scelte e rimanere al “palo”. Lo hanno fatto anche in questa circostanza quando, dalle “ceste”, è stato tirato fuori il nome del presidente della Repubblica uscente: Sergio Mattarella. Un uomo dello Stato, di 80 anni, con la voglia dichiarata di riposare ma che, causa lo stallo dei partiti, costretto a continuare la sua opera nel deserto della politica italiana.