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Luca Sacchi, il pm chiede ergastolo per chi ha sparato, 30anni per i complici e 4,6 anni di carcere per la fidanzata

Roma – Ergastolo per Valerio Del Grosso, 30 anni di carcere per Paolo Pirino, 30 anni di carcere per Marcello De Propris, 4 anni e sei mesi per Anastasiya Kylemnyk, mentre per Armando De Propris ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto.

Sono le richieste di condanna sollecitate oggi dal pubblico ministero Giulia Guccione nelle otto ore di requisitoria nel processo in corte d’assise a Roma per l’omicidio di Luca Sacchi.

Il 24enne personal trainer è stato ucciso il 24 ottobre 2019 nel quartiere Appio Latino con un colpo di pistola esploso da Del Grosso.

L’arma gli era stata data da Marcello De Propris che, secondo la procura, aveva invogliato Del Grosso e Pirino, nel trasformare la prevista compravendita di 15 chili di Marijuana pattuita con Giovanni Princi, condannato a 5 anni in un processo stralcio, in una rapina divenuta poi omicidio.

Anastasiya, la fidanzata della vittima, secondo la procura, ha avuto una parte attiva nell’organizzare l’acquisto della droga; che quella sera aveva nella borsa i 70mila euro e, per difendere la quale Luca, che era contrario all’affare, è stato ucciso.

“Sono soddisfattissimo delle parole della pm: è stata molto chiara è sembrato di vedere un film. Devo dire solo grazie. Ora spero che le cose vadano come ha detto la pm”. Lo ha detto Alfonso Sacchi. Padre di Luca.

“Il pubblico ministero ha saputo ripercorrere due anni di processo in maniera egregia. Le pene le riteniamo giusto ma quando vengono pronunciate richieste per ragazzi così giovani c’è poco da festeggiare”. Lo hanno detto i legali della famiglia Sacchi, gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice. “Però, non dimentichiamoci che dall’altra parte un ragazzo il suo ergastolo lo ha già avuto”.

di Ermanno Amedei

Alfonso Sacchi

Avv. Armida Decina

Avv. Paolo Salice

 

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