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Bandiera di estrema destra in chiesa durante preghiera per la pace in Ucraina a Cassino, sindaco e parroco non se ne accorgono

Rischia di innescare una polemica l’esposizione di una bandiera dei nazionalisti di estrema destra ucraina di “Settore Destro” alla preghiera per la pace che si è svolta domenica sera nella chiesa di San Giovanni a Cassino. Una iniziativa religiosa per chiedere il cessate il fuoco nella guerra in corso tra la Russia e l’Ucraina, organizzata dalla diocesi di Sora Cassino Pontecorvo e dalla parrocchia di San Giovanni. Tra il giallo e l’azzurro delle bandiere Ucraine, nel è spuntata una, rossa e nera nell’organizzazione paramilitare di estrema destra. Alla preghiera, oltre al vescovo, ha partecipato anche Enzo Salera sindaco di Cassino, città martire per essere stata rasa al suolo, insieme alla abbazia di Montecassino, durante la seconda guerra Mondiale.

“Quando sono arrivato in chiesa -ha detto Salera, c’era solo la grande bandiera ucraina gialla e celeste. Altre Bandiere io non le ho viste. Tra l’altro – ha sottolineato il sindaco- quella di domenica era una cerimonia organizzata, ovviamente, dalla parrocchia. Dal canto nostro abbiamo fatto diverse manifestazioni a sostegno del popolo ucraino per mettere a disposizione accoglienza, raccolte viveri e medicinali. Da Cassino c’è un ponte di solidarietà con la popolazione ucraina che sta vivendo una situazione che noi cassinati ben conosciamo”. Presa di distanza da ogni forma di estremismo anche dal parroco Don Giovanni De Santis. “Ci siamo riuniti per pregare per la pace -ha detto- al di la di ogni forma di estremismo. Ovviamente non mi sono accorto di questa bandiera o comunque non ne conosco il significato anche perché non ha senso il messaggio che porta in una cerimonia come quella che si è svolta domenica sera nella nostra parrocchia”.

“Posso credere che si sia trattato di un errore di valutazione o di ignoranza, ma bisogna capire come e perchè e chi ha autorizzato il fatto che questo vessillo facesse bella mostra di se all’interno della chiesa”. Lo ha detto Rino Tarallo da libero cittadino militante antifascista della città di Cassino.

Ermanno Amedei

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