Gli anziani del territorio Cassinate sembrano essere sotto un vero e proprio attacco da parte dei truffatori.
Sono decine, o forse piú le segnalazioni di truffe, tentate o riuscite, ai danni delle persone appartenenti alle fasce più deboli, alle quali i malfattori si rivolgono per compiere l’infame crimine di sottrarre soldi facendo leva sull’affetto dei nonni per i nipoti o su quello di un’anziana madre per il proprio figlio.
Come agiscono i malviventi
La modalità è sempre la stessa, “Má so io”, “Nò, richiamami” dicono al telefono. La vittima, pensando di parlare col proprio figlio o con un parente, viene convinta a dare dei soldi al complice che si trova nei paraggi dell’abitazione della vittima.
Anche questa mattina è accaduto a varie persone di Sant’Angelo in Theodice, e in altre zone del cassinate. Una modalità ben studiata che vede all’opera diverse figure che spesso tentano la truffa alla stessa persona anche a distanza di settimane.
C’è prima il tizio che si occupa dei sopralluoghi per individuare le vittime. Solitamente individua uno stabile o una zona in cui abitano tante persone anziane. Informazioni che vengono passate alla “mente”, ovviamente criminale, del gruppo.
Quasi sempre il “regista” è lontano dalla zona. È lui che attraverso gli elenchi telefonici reperibili su internet, recupera i recapiti della via indicata dall’informatore e comincia a fare tentativi. Telefonata dopo telefonata, tenta di individuare la vittima “adatta”.
Mostrando familiarità alla persona che gli risponde “Mà (mamma) so io” la donna si convince che al telefono c’è il figlio che gli racconta di una esigenza. Solitamente è un pacco che un corriere deve lasciargli per materiale urgente e che deve essere pagato in contanti o anche con oggetti di valore.
C’è anche però, la storia più subdola; quello dell’incidente causato dal figlio o nipote. In questo caso il truffatore si finge maresciallo dei carabinieri che consiglia alla donna di dare soldi ed oggetti di valore all’incaricato che si presenterà a breve alla sua porta. L’invito è sempre lo stesso. Nel dubbio chiamare le forze dell’ordine.