Ricordato a Roma il capitano Mario D’Aleo, ucciso a Palermo nel 1983
16 Giugno 2022ROMA – E’ stato ricordato a Roma il Capitano dei Carabinieri Mario D’Aleo, ucciso a Palermo, il 13 giugno del 1983.
In via Imera, 3, nella Capitale, dove il Capitano D’Aleo nacque e abitò con la famiglia prima di arruolarsi, è stata deposta una corona di alloro, a nome dell’Arma dei Carabinieri, davanti alla targa che ne ricorda il sacrificio alla presenza del fratello Fausto e di numerosi parenti e conoscenti dell’ufficiale caduto.
Alla cerimonia, presenziata dal Gen. B. Lorenzo Falferi, comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma erano inoltre presenti una rappresentanza delle forze di polizia, autorità cittadine, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri e i colleghi di corso dell’Accademia Militare del Cap. D’Aleo, appartenenti all’Arma dei Carabinieri e all’Esercito.
Nota biografica e motivazione Onorificenza
Il Capitano Mario D’Aleo nasce a Roma il 16 febbraio del 1954.
Si arruola nell’Arma dei Carabinieri nel 1973; Sottotenente nel 1975 e Tenente nel 1977, il 1° gennaio 1979 viene promosso Capitano. Il 20 agosto 1980 viene trasferito a Monreale (PA), per assumere il Comando della Compagnia Carabinieri, fino al tragico 13 giugno 1983.
Alla sua memoria, con decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1983, è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione:
“Comandante di Compagnia Carabinieri operante in zona ad alto indice di criminalità organizzata, pur consapevole dei grandi rischi cui si esponeva, con elevato senso del dovere e sprezzo del pericolo, svolgeva tenacemente opera intesa a contrastare la sfida sempre più minacciosa delle organizzazioni mafiose. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua giovane vita in difesa dello Stato e delle Istituzioni”.