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Inaugurata alla Rocca Janula la Pentana. Il Monumento, tuttavia, resta inaccessibile ai disabili

CASSINO –  ‘Che significa investire sulla bellezza e sulla creatività? Che significa avere il coraggio di cambiare le cose facendo sposare antichità e contemporaneità?’ si domanda l’Assessore alla Cultura di Cassino Danilo Grossi a margine della inaugurazione della nuova installazione all’interno della Rocca Janula, inaugurata venerdì alla presenza del sindaco di Cassino Enzo Salera e dei gestori della Rocca Janula e di tutti i protagonisti di questo progetto.
Nella Rocca Janula è stata aperta al pubblico La Pentana, una installazione ideata dalle architette romane TSPOON (Nina Artioli, Alessandra Glorialanza, Eliana Saracino) e curata da Emilia Giorgi nell’ambito del progetto Live #yourhistory @roccajanula.
Selezionato tra oltre 1500 proposte provenienti da tutto il territorio nazionale e vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – costruire spazi di prossimità per progetti di rigenerazione urbana – 3.a edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – e gestito da Borghi Artistici Impresa Sociale con un’ampia rete di partner, tra i quali il Comune di Cassino, l’ISS Liceo Artistico Carducci di Cassino, La Tana Coop Soc, la Cooperativa POIEO Servizi per i beni culturali.
La Pentana è un dispositivo effimero che permette di potenziare l’uso degli spazi della Rocca definendola come un palcoscenico urbano. Una macchina scenica capace di trasformarsi, per accogliere e dare vita a diverse iniziative e azioni performative. Un grande oggetto composito che offre un nuovo significato, con configurazioni sempre diverse, alla corte centrale di un luogo storico come Rocca Janula. Cambia aspetto e possibilità d’uso, in accordo con chi di volta in volta se ne appropria. L’installazione è pensata per prendere vita con artisti,  scrittori, musicisti e con i visitatori di ogni età come un grande gioco collettivo.
L’installazione si compone di due parti: un palco-pedana, nuovo suolo da guardare e da cui essere guardati, elemento fisso per sedersi e per accogliere le performance durante gli eventi, e molteplici elementi modulari, leggeri e mobili, contenuti e contenenti il palco-pedana, che possono essere spostati e continuamente riconfigurati dagli utilizzatori degli spazi (utenti, spettatori, bambini, curatori, ecc.),a secondo delle necessità. Come in un gioco in cui sono stabilite le regole ma che lascia spazio alla fantasia, si innesca un processo in cui ognuno prende parte attivamente nella produzione dello spazio.
Le tematiche della riscoperta e della riappropriazione dei luoghi sono state inoltre sviluppate in un laboratorio di re-immaginazione del territorio con gli studenti e le studentesse del Liceo Artistico Carducci di Cassino. I lavori frutto del laboratorio saranno presentati durante la giornata e i giovani protagonisti esporranno ai visitatori il percorso che li ha portati alla loro realizzazione.
Un ulteriore progetto che dovrebbe accrescere il prestigio del Monumento che sovrasta la Città Martire.
Un’iniziativa che dovrebbe attirare sempre più turisti a Cassino, peccato che la Rocca Janula rimanga ancora inaccessibile ai disabili, nonostante siano stati spesi dei soldi per assicurare l’accessibilità alle persone disabili.
Resta il rammarico che si continuino a programmare e a svolgere spettacoli senza la possibilità di accesso autonomo alle persone con impedite o ridotte capacità motorie. Un ulteriore esempio che esiste ancora un turismo discriminatorio, proprio verso i soggetti più deboli! Sarà il caso di ricordare che il turismo è uno, uno soltanto, senza penalizzazioni né differenze, ma le disposizioni di legge, purtroppo in questo Paese, continuano ad essere ignorate sistematicamente e scandalosamente in modo troppo evidente.
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