ESPERIA. Sebbene sia ben noto va sempre ripetuto che la cucina regionale è molto ricca e varia con piatti di lunga tradizione; ma stasera ad Esperia verrà presentato un nuovo piatto nato con ingredienti del territorio e adattati alla nuova richiesta del turismo lento. Ad Esperia si terrà, in contemporanea con il convegno realizzato a Roma presso il Salone dell’Uci con Regione Lazio ed Arsial su “Sostenibilità, resilienza ed innovazione sociale, le PMI agricole strumento di sostegno alle Comunità rurali. Focus sulle realtà del Lazio“, un evento parallelo direttamente inserito nel tessuto economico, culturale e sociale delle PMI del paese aurunco. Alle diciotto presso Palazzo Spinelli ci sarà un tavolo tecnico di confronto sulle risorse culturali, turistiche e gastronomiche comunque collegate alle Comunità Rurali che detengono il primato di presidio del territorio e che favoriscono la tutela e la conservazione delle conoscenze e del patrimonio immateriale ad esse riferite. Il coordinamento dell’evento è di Marina La Norcia, delegata per la provincia di Frosinone per Aepi, mentre l’Amministrazione Comunale di Esperia si è resa immediatamente disponibile per quanto attiene alla messa a disposizione del Palazzo Spinelli. Protagonista della serata sarà il comparto agro silvo pastorale che in Esperia trova uno dei capisaldi nel formaggio Presidio Slow Food “la Marzolina” la cui produzione della marzolina era quasi sparita ma fortunatamente, nel comune di Esperia, sta vivendo una nuova vita grazie all’impegno di giovani allevatori. La stessa forza di comunità resiliente ha portato nel comune di Esperia alla definizione di un Cammino dedicato alla figura di San Filippo Neri che in vita ebbe modo di attraversare il paese nei suoi viaggi tra San Germano (Cassino) e Gaeta.
Dalla fusione di tali esperienze con il prestito del vicino peperone d.o.p di Pontecorvo è nato un nuovo piatto, l’Axutta di Sancti Philippi, ovvero un piatto di pastasciutta condito con un battuto di marzolina, peperone e olio di cultivar locali come l’itrana, il leccino, il moraiolo. Il piatto nasce dalla necessità di Filippo e Giovanni Scalisi, padre e figlio, di raccontare in un solo boccone le origini e i luoghi familiari e, vivendo fuori dal territorio di origine, per poter aver con se un po’ del sapore di casa; hanno dapprima sperimentato poi affinato il battuto per l’axutta Sancti Philippi. Così si è arrivati a fondere il terroir e tirarne fuori altro rispetto alle consuetudini alimentari locali. “Un piatto, axutta ovvero pastasciutta, come abbiamo potuto verificare nelle fonti medievali nazionali, che si presta all’accoglienza dei camminatori lungo il Cammino di San Filippo Neri – precisa Filippo Scalisi, anche presidente dell’APS Amici del Cammino di San Filippo Neri– che effettivamente ci permette di assaggiare il territorio e cercarne gli ingredienti e la loro storia”. Ad inserire nel menù questo nuovo piatto dall’inconsapevole tradizione gastronomica ci ha pensato la chef e associata alla federazione italiana cuochi di Frosinone Annagrazia Meogrossi attiva nella trattoria da Carmina in Esperia. Sarà Annagrazia Meogrossi stasera a cucinare per la prima volta l’axutta Sancti Philippi per gli ospiti dell’evento nel quale sarà presenti anche l’Azienda Tenuta Colli di Creta, produttrice di vino, olio e miele.