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San Pietro Infine – Sabato 29 Roberto Ippolito presenta “Delitto Neruda”

È un luogo che testimonia orrore e sofferenza: nel Parco della memoria storica di San Pietro Infine nel Casertano, Roberto Ippolito presenta “Delitto Neruda”, il libro pubblicato da Chiarelettere che smonta la versione ufficiale della morte attribuita a un tumore. Sabato 29 ottobre 2022 alle 18.00 conversa con lui la scrittrice e sceneggiatrice Simona Sparaco, nella chiesa di San Michele Arcangelo con origini nel Cinquecento appena restaurata. L’evento è introdotto dal sindaco Antonio Vacca, alla presenza delle autorità istituzionali del territorio.

La verità da sapere, la sacralità della pace, le violazioni dei diritti umani ispirano l’appuntamento con Roberto Ippolito, organizzato dal Comune di San Pietro Infine e dalla Pro Loco Brigadiere Emilio DI Zazzo con la collaborazione della Mondadori Bookstore di Cassino. Il borgo medievale di San Pietro Infine fu raso al suolo nella seconda guerra mondiale, poco prima della distruzione di Cassino, distante pochi chilometri.

“Delitto Neruda” rivela una pagina di storia. In seguito a vaste ricerche internazionali, pagina dopo pagina, documenti alla mano, arriva alla conclusione indicata sulla copertina: “Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet”. Pablo Neruda morì il 23 settembre 1973, appena dodici giorni dopo l’instaurazione della dittatura militare in Cile.

I punti chiave della drammatica ricostruzione dei fatti, da cui si ricava l’impossibilità del decesso per cause naturali, vengono illustrati nel corso del dialogo tra Roberto Ippolito (autore di libri d’inchiesta best seller sulla legalità e sulla cultura come “Evasori”, pubblicato da Bompiani, “Ignoranti” e “Abusivi”, entrambi Chiarelettere, e anche ideatore di eventi che portano la cultura fra la gente nei luoghi più vari) e Simona Sparaco (finalista al Premio Strega 2013 e vincitrice del Premio DeA Planeta 2019, tradotta in diversi paesi, in uscita lunedì 24 ottobre con il romanzo “La vita in tasca” per Solferino, dal 2020 Special Friend dell’Agenzia Onu per i rifugiati Unhcr).

Il poeta dell’amore e dell’impegno civile, amato nel mondo intero, finì i suoi giorni nella Clinica Santa María di Santiago. La stessa in cui, anni dopo, morirà avvelenato anche l’ex presidente Eduardo Frei Montalva, oppositore del regime. Con l’insediamento della dittatura di Pinochet, le case di Neruda vengono devastate e i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva. Il decesso avviene alla vigilia della partenza per il Messico, ufficialmente per un cancro alla prostata. Ma la cartella clinica è scomparsa, manca l’autopsia, il certificato di morte è sicuramente falso.

Il libro presentato nella chiesa di San Michele Arcangelo nel Parco della memoria di San Pietro Infine è scritto, come afferma la scheda dell’editore, con il rigore dell’inchiesta e lo stile di un thriller mozzafiato. Protagonista, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari del poeta Federico García Lorca, suo grande amico, ucciso dal regime franchista.

Un importante riconoscimento a “Delitto Neruda” è stato espresso da Rodolfo Reyes, nipote di Pablo Neruda e rappresentante legale dei familiari, che ha detto: “Questa opera è un anticipo della verità giuridica che in Cile si è voluto nascondere per diversi motivi e interessi”.

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