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Conferenza a Roma per intensificare dialogo culturale tra Italia e Germania

Roma  Intensificare il dialogo scientifico e culturale fra Italia e Germania per superare alcune piccole difficoltà di comprensione e di cooperazione che non hanno ragione di esistere. È questo l’obiettivo principale della conferenza di due giorni – 16 e 17 dicembre – organizzata dall’Istituto Italiano di Studi Germanici che è in corso nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Roma, alla quale stanno partecipando circa 200 scienziati venuti da Italia e Germania.
“La Conferenza generale degli studi di germanistica in Italia vorrebbe essere anche un contributo all’intensificazione del dialogo scientifico e culturale fra Italia e Germania”, si legge nella nota di Luca Crescenzi, presidente dell’Iisg che ha poi aggiunto: “Può sembrare paradossale rivendicare questa ambizione a un incontro destinato a coinvolgere soprattutto studiosi italiani, ma forse è bene, nel dialogo, offrire l’immagine della vastità e della varietà dell’interesse che la ricerca del nostro paese nutre nei confronti delle culture, delle arti e delle realtà dell’area di lingua tedesca”.

“Questo interesse, tuttavia, benché forte in ambito scientifico, non sembra riuscire a influenzare il discorso pubblico – ha spiegato -. Fra l’Italia e i paesi di lingua tedesca passa ancora un grande e tenace confine europeo, ed è un confine esemplare delle difficoltà che il dialogo fra il nord e il sud del nostro continente seguita a incontrare”. Difficoltà di dialogo e vecchie cautele – emerse anche dal lavoro di monitoraggio che l’Istituto italiano di studi germanici svolge ogni giorno – che possono però essere superate. “Tutti noi, che nel nostro lavoro di ricerca, nelle nostre relazioni scientifiche e culturali, siamo in contatto ogni giorno con la realtà di quell’area sappiamo che quelle cautele, difficoltà e incomprensioni non hanno ragione di esistere e sono superabili”, ha concluso Crescenzi. E l’asse Italia-Germania e, più in generale, europeo è fondamentale per la crescita e la stabilità dei Paesi soprattutto alla luce di momenti sempre più difficili dovuti a grandi sfide come la guerra che ha colpito l’Europa e le crisi climatiche ed energetiche.

“La crescita di una Europa comune non avviene spontaneamente e chiede risposte coordinate ai grandi problemi della comprensione dell’energia e del clima”, ha detto Andrea Krüger, responsabile della cultura per l’ambasciata tedesca. E fondamentale risulta essere l’ascolto reciproco tra Paesi. “Nelle dinamiche europee la più grande virtù è l’ascolto reciproco. Per questo si può dire che la cultura sia una dimensione libera e indipendente fondata sui mediatori”, ha spiegato Joachim Bernauer, direttore del Goethe Institut Italia. E proprio il concetto di libertà è centrale sempre, particolarmente in un momento dove, in alcune parti del mondo, questo modo di vivere e di pensare è sotto attacco. “La libertà della ricerca è un grande tema europeo particolarmente sentito in Germania e chiede il fondamentale coinvolgimento dei cittadini nella ricerca”, ha spiegato Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR. “Italia e Germania devono rendersi più visibili l’una all’altra”, ha concluso Ortwin Dally, direttore dell’istituto archeologico germanico.

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