Cassino – Poche chiacchiere e tanti fatti, è il motto del Brigadiere dei Carabinieri Marino Cichelli, della Sezione Operativa di Cassino, meglio conosciuto negli ambienti criminali con lo pseudonimo di “Peter Tosh”.
Oggi il militare compie 60 anni e va in pensione. Per circa 5 lustri è stato la spina nel fianco della criminalità del Cassinate. Carabiniere da strada, burbero dai modi spicci e sbrigativi, ma sempre corretto e leale, è stato il terrore dei delinquenti che solo a vederlo nei paraggi procurava loro ansia. Ha fatto parte del gruppo di investigatori della Sezione Operativa che da circa 25 anni ha fatto terra bruciata intorno alla malavita del cassinate. Quello che va in pensione oggi, è un carabiniere che conosce alla perfezione le file del crimine locale. Lo ha ascoltato nelle intercettazioni, pedinato nel corso delle indagini, ha perquisito gli ambienti in cui si sviluppa. Cichelli, grazie alla sua esperienza, sa cosa guardare e dove trovare il marcio.
Sapeva che l’ufficio postale del Colosseo era a rischio di rapina. Passava tutte le mattine per andare al lavoro gettando un occhio per sincerarsi che fosse tutto tranquillo. Era la mattina del 2 maggio 2007 e si accorse che quanto temeva si era avverato. Una banda di rapinatori armata lo aveva assaltato e preso in ostaggio i dipendenti. Da solo, impugnando la pistola, fece irruzione e arrestò due dei tre malviventi senza sparare un colpo.
Un contributo importante, il suo, dato ad ogni operazione svolta nella città martire. I cronisti ricorderanno le indagini per l’omicidio del piccolo Mauro Iavarone; l’indagine “Pascolo Abusivo” (droga); l’omicidio dell’avvocato Matrundola; l’indagine “la spaccata” misure cautelari per oltre 20 soggetti rei di furti ai negozi di lusso; indagine “Brother” misure cautelari per 22 responsabili di diverse rapine in banche e uffici postali; indagine “Baby Genny” compra-vendita di un bambini; indagine “Tre Torri” misure cautelari per diverse persone per traffico di droga e furti in abitazione; indagine “piaggia battente” misure cautelari per una dozzina di soggetti responsabili di rapine in danno di oreficerie e attività commerciali; i rapinatori si rendevano responsabili anche dell’omicidio del giovane Appuntato dei Carabinieri intervenuto a latere di una rapina; indagine “La stroia infinita” arresti di oltre 25 soggetti, per spaccio di droga e per le sparatorie in centro a Cassino; indagine “Requiem” per traffico di droga, attentati dinamitardi e incendiari; indagine “I Monatti” per usura, tentata estorsione, lesioni, armi; indagine “Banda della R/6” per rapine nel cassinate; indagine “XII Round” con cui sono state smantellate una decina di “base di spaccio” operanti nel cassinate con l’arresto di circa 25 soggetti dediti allo spaccio di cocaina; indagine omicidio del piccolo Feroleto Gabriel, di due anni. In ultimo, il Brigadiere è stato l’architrave di un’attività investigativa, con la collaborazione del personale della Dia di Roma, che si è conclusa con il sequestro di beni immobili per circa un milione e mezzo di euro, a carico di famiglie rom criminali del cassinate.
Peter Tosh, carabiniere coraggioso e fiero del suo lavoro, è stato nel cassinate una icona per la difesa della legalità e l’affermazione dei principi legati alla lotta contro la criminalità.