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Nonno Uccio. Da cento anni a Mater Domini raccontando la storia d’Italia

ARNESANO (LE). Un traguardo da festeggiare come si deve, proprio come sarà. Il primo gennaio 2023 Raffaele Imbriani, detto “Uccio capibanda”, festeggerà cento anni. La festa con tutti i familiari sarà un momento importante anche per la comunità di Arnesano che, come un vanto, festeggerà Nonno Uccio.  Non mancheà l’attestazione ufficiale da parte del sindaco Emanuele Solazzo che, nel consegnare una pergamena di merito al longevo cittadino, porterà i saluti e auguri a nome personale e dell’intera cittadinanza. Parte integrante del Borgo Rurale di Materdomini, Nonno Uccio qui è nato, cresciuto e vissuto sin dal 1 gennaio 1923 o meglio in tale data fu dichiarato, come si usava fare in quegli anni. Dopo l’infanzia e l’adolescenza passate vivendo le attività del borgo rurale, con la nascita della Repubblica Italiana fu a servizio del Ministro Costituente Giuseppe Grassi e come autista ha viaggiato in lungo e in largo per l’Italia, accompagnando il Ministro e i figli nelle loro attività di proselitismo del Partito Liberale. Nonno Uccio, a pieno titolo, è parte della storia dell’Italia liberata, presenziando a Roma durante la firma della Costituzione Italiana accompagnando appunto il ministro. Fu a Materdomini che conobbe Celina, originaria di Soleto prima tabacchina poi cuoca di palazzo, che prese in moglie e con la quale ebbe tre figlie Paola, Marisa e Diana. Il suo legame con il luogo di nascita è talmente radicato che quando il Borgo Rurale di Materdomini venne venduto, gli proposero di andare via, ma non ha mai accettato la proposta perché il suo posto, la sua storia e la sua vita sono quel luogo che da sempre lo protegge. Sarà questo il segreto della sua longevità?

Uccio capibanda

 

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