La mattina del 5 dicembre, il Cappellano Militare Don Eugenio Campini ha incontrato i Carabinieri della Compagnia di Sora e delle 10 Stazioni che da essa dipendono, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, accanto alla Sede della Curia Vescovile di Sora.
Don Eugenio, poco prima, era stato ricevuto da S.E. Mons. Gerardo Antonazzo, vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, con il quale ha condiviso un piacevole momento di saluto.
L’occasione è stata quella del precetto natalizio per i Carabinieri della Compagnia di Sora che è stato appunto celebrato nella Chiesa Cattedrale della città con una messa officiata da Don Eugenio Campini, Cappellano Militare del 2° Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Velletri e dei Comandi Provinciali Carabinieri di Frosinone e Latina, assistito nella celebrazione da Padre Salvatore Crino e da Don Maurizio Marchione, da sempre vicini alla famiglia dell’Arma dei Carabinieri.
Presenti alla cerimonia i Carabinieri della Compagnia di Sora e delle Stazioni Carabinieri della Valle di Comino e della Valle del Liri con i loro familiari, nonché le rappresentanze della Associazioni Nazionali Carabinieri di Sora, della Val Comino e di Monte San Giovanni Campano.
Una comunione di valori, quella della fede cristiana e quella del servizio per il cittadino, che si fonda sulle basi di fratellanza, rispetto, altruismo e aiuto al prossimo che Don Eugenio ha voluto sottolineare così come, rivolgendosi ai suoi Carabinieri, gli ha assicurato la propria vicinanza e le proprie preghiere.
Un’atmosfera suggestiva, quella che si è creata, suggellata dalla “Preghiera del Carabiniere”, letta dal militare più giovane della Compagnia di Sora, e conclusa dall’Inno alla “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, intonato dal Coro della Cattedrale.
Al termine della celebrazione, il Cappellano Militare si è intrattenuto con i Carabinieri formulando loro gli auguri per le prossime festività natalizie, ringraziandoli per l’agire quotidiano al servizio dei cittadini, auguri rivolto anche alle loro famiglie, alcune presenti, fondamentali nel sostegno costante di cui ogni militare ha bisogno.