Celebrazioni Benedettine 2023, presentato il programma
20 Febbraio 2023Sono state presentate oggi a Roma, presso la Sala delle Bandiere nella sede del Parlamento Europeo in Italia, le iniziative delle Celebrazioni Benedettine 2023: festeggiamenti organizzati dalle Comunità Civili e religiose di Norcia, Subiaco e Cassino in onore di San Benedetto d’Europa, promulgatore del messaggio di unità e pace, oggi rappresentato simbolicamente dalla Fiaccola “Pro Pace et Europa Una”.
Particolarmente ricco ed importante il parterre dei relatori della conferenza stampa a partire dall’on. Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura, il Vice Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Elena Grech, il parlamentare europeo on.Nicola Procaccini, l’Ambasciatore del Portogallo in Italia BernandoFutscher Pereira, l’Assessore al Turismo della Regione Umbria Paola Agabiti, il CEO di ENIT, Ivana Jelinic, l’Ambasciatore d’Italia in Portogallo, Carlo Formosa, il consigliere del’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, Daccò Coppi e la Rappresentante della Camera di Commercio Italiana in Portogallo Denise Peres.
Presenti i Sindaci delle tre Città Benedettine, Enzo Salera, Cassino, Nicola Alemanno, Norcia ; Domenico Petrini, Subiaco ; S.E. Dom Mauro Meacci, Abate Ordinario dell’Abbazia Territoriale di Santa Scolastica, Dom Donato Ogliari, Amministratore Apostolico di Montecassino e Dom Luigi di Bussolo, monaco di Montecassino e Presidente della Fondazione San Benedetto.
Le Celebrazioni Benedettine anche quest’anno godono di partnership e patrocini di notevole significato istituzionale, tra cui il Ministero della Cultura, l’Ambasciata d’Italia in Portogallo, l’Ambasciata di Portogallo in Italia, l’ENIT, la Regione Lazio, la Regione Umbria.
Il cammino della Fiaccola non si è mai fermato, nemmeno dopo il terremoto che ha interamente distrutto la Città di Norcia nel 2016 o nei mesi bui della pandemia: nel 2021 infatti la Fiaccola è stata pellegrina in Italia, scegliendo la Città di Bergamo e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII come luogo simbolo della lotta al Covid.
Dallo scorso anno è ripreso anche il cammino europeo, nell’ottica della comunione dei Popoli e nella promozione del brand “Terre di San Benedetto” che identifica le tre Città. Per questo 2023 è stato scelto il Portogallo con la capitale Lisbona dove si svolgeranno gli incontri istituzionali e due luoghi religiosi nei quali la luce di Benedetto sarà gemellata con il santuario mariano di Fatima e con l’Abbazia benedettina di Singeverga.
La Fiaccola è stata ricevuta lo scorso martedì 7 febbraio 2023 presso la Sala del Cenacolo nel Complesso del Vicolo Valdina dal Presidente della Camera dei Deputati, On. Lorenzo Fontana, e poi benedetta dal Santo Padre il giorno seguente.
Sarà poi accesa sabato 25 febbraio 2023 presso la cripta della Basilica di San Benedetto, luogo dove la tradizione vuole siano nati i Santi Gemelli Benedetto e Scolastica.
Giovedì 2 marzo è prevista a Lisbona la presentazione del Brand Terre di San Benedetto nel quale si identificano le tre Città benedettine, davanti a tour operator e stampa; venerdì 3 marzo si terranno incontri istituzionali che vedranno coinvolte le Autorità nazionali e locali e, naturalmente, l’Ambasciata d’Italia che ha offerto sostegno, insieme ad ENIT, alle delegazioni italiane nell’organizzazione degli eventi in terra portoghese.
Particolarmente ricco il programma religioso con la visita presso il santuario mariano di Fatima (sabato 4 marzo), la celebrazione eucaristica presso la Cattedrale di Lisbona (domenica 5 marzo) e l’Abbazia benedettina di Singeverga (lunedì 6 marzo).
Dopo il suo ritorno in Italia la Fiaccola sarà accolta sabato 11 marzo a Subiaco, presso il Sacro Speco e sabato 18 marzo a Montecassino, sulla tomba del Santo, e successivamente a Cassino.
Da Montecassino sabato 18 marzo la staffetta con la Fiaccola sarà scortata dai gruppi podistici delle tre città, Norcia Run 2017 (Norcia), Marciatori Simbruini (Subiaco) e CUS (Cassino) percorrerà interamente a piedi il tracciato del Cammino di San Benedetto per far rientro a Norcia la sera del 20 marzo. La mattina del 21 marzo partirà alla volta di Subiaco giorno nel quale le celebrazioni benedettine, religiose e civili, si concluderanno in contemporanea nelle tre Città.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate:
-Ministro della Cultura, On. Gennaro Sangiuliano
“Patriarca del monachesimo occidentale e co-patrono d’Europa, San Benedetto fu anche un grande italiano. Dal Medioevo all’età moderna, la sua Regola e i suoi monasteri hanno contribuito alla nascita della nostra nazione e della nostra civiltà. San Benedetto ha illuminato l’Italia e l’Europa intera, con la sua spiritualità attiva e contemplativa, con la sua disciplina del radicamento e dell’impegno personale al servizio della comunità e del territorio. E continua a farlo ancor oggi, in cui sempre più sentiamo la necessità di un faro che illumini la nostra strada. Come ha sottolineato il presidente Mattarella, abbiamo bisogno di questo suo messaggio di pace. Ancora più oggi, perché offre alle nuove generazioni una rinnovata consapevolezza delle radici spirituali dell’Italia”.
-Sindaco di Cassino, Enzo Salera
“Prosegue quest’anno il cammino della “Fiaccola Benedettina”, ripreso lo scorso anno dopo l’interruzione determinata dal Covid. Prosegue nell’ottica della comunione dei popoli e nella promozione delle nostre tre città benedettine: Cassino, Norcia, Subiaco.
Il riferimento costante dell’iniziativa è la Pace, che la si raggiunge costruendola, custodendola e rinnovandola ogni giorno. Un impegno ancor più necessario oggi di fronte alle drammatiche immagini della guerra in Ucraina che non accenna a placarsi.
La “Fiaccola”, simbolo di pace, vuol richiamare tutti ad adoperarsi per far cessare le armi ed avviare una trattativa con l’obiettivo di porre fine alle sofferenze di un popolo, quello ucraino, ma anche a quelle di tutti gli altri popoli in guerra”
–Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno
“La Fiaccola come ormai consuetudine sarà accesa a Norcia, all’interno della Cripta ristrutturata della Basilica di San Benedetto, il luogo che la tradizione annovera come la culla dei santi Benedetto e Scolastica. Un semplice gesto, ma di grande significato sia per la nostra Comunità che per quella dell’ intero Continente. San Benedetto è ricostruttore dell’ Europa e costruttore di Pace, un valore universalmente riconosciuto e non scontato, che dobbiamo però saper conservare e preservare. Iniziative come queste contribuiscono a rafforzare la fede e l’identità culturale dei popoli”.
-Sindaco di Subiaco, Domenico Petrini
“La Città di Subiaco potrà essere protagonista di una grande storia se sarà in grado di tornare a sovrapporre i suoi passi a quelli del cammino di Benedetto: un cammino dalle tenebre della crisi alla luce della rinascita che possa rischiarare l’intera Europa sulle orme del suo esempio. Le nostre Città gemellate di Subiaco, Norcia e Cassino hanno il preciso dovere di farsi tedofore di questa testimonianza di luce: ce lo chiede il tempo complesso che sta attraversando il nostro continente, scosso da un conflitto che ormai si protrae da un anno e da una crisi identitaria che sta mostrando alla stessa Europa uno scenario nuovo, da non sottovalutare. Abbiamo una grande opportunità ossia quella di ridestare le ragioni che hanno portato alla nascita di un’unione tra paesi e popoli che, raggruppando diverse sensibilità ed esperienze, è riuscita a conservare l’essenza del messaggio benedettino”.
-Dom Luigi Maria Di Bussolo, monaco di Montecassino e Presidente della Fondazione san Benedetto:
“Da quando Papa Paolo VI, nel 1964, ha proclamato san Benedetto Patrono Primario d’Europa definendolo “messaggero di Pace”, la Fiaccola Benedettina Pro Pace et Europa unaè diventata strumento attraverso cui le Città benedettine e le rispettive comunità monastiche diffondono il messaggio del Santo fondatore del monachesimo occidentale. Ogni anno aggiungiamo tasselli ad un quadro che si arricchisce di importanti riconoscimenti istituzionali e di visite a luoghi simbolo della nostra storia e delle nostre radici cristiane. Pensiamo ad esempio allo scorso 8 febbraioquando, dopo la benedizione del Santo Padre Francesco, abbiamo raggiunto le tombe dei Santi Pietro e Paolo con la preghiera e con l’accensione della Fiaccola e un momento di raccoglimento attorno alla tomba di Papa Benedetto XVI. Tornare alle origini ha trasmesso in qualche modo ancora più forza e vigore ad un viaggio che, nel rispetto delle diversità incontrate lungo il cammino, ha saputo costruire e rafforzare legami, lasciando ogni volta una fiamma accesa per illuminare e riscaldare le menti e i cuori dei popoli europei”.