CASSINO – Nominata la nuova Giunta, nei giorni scorsi infatti, il sindaco Enzo Salera ha firmato il Decreto con cui ha assegnato le deleghe ai neo assessori. Con questo atto ufficiale si è chiusa ufficialmente la crisi iniziata all’indomani dei risultati delle elezioni regionali, che ha visto la riconquista da parte del centrodestra della Regione Lazio. Il cambiamento nella Giunta era già nell’aria prima delle festività natalizie, poco dopo le lezioni del Consiglio provinciale, poi rientrato. Nei giorni successivi alle elezioni regionali la crisi è entrata nella sua fase ufficiale ed il sindaco Salera aveva provveduto all’azzeramento della Giunta in modo ufficiale con il ritiro delle deleghe. In realtà i cambiamenti non sono stati così tanti, in realtà si è trattato solo di tre new entry, rimanendo confermati Francesco Carlino, che mantiene anche la carica di vice sindaco oltre a quella ai Lavori pubblici, Luigi Maccaro e Maria Concetta Tamburrini rimangono al loro posto. In un primo tempo si era pensato anche alla sostituzione di Danilo Grossi, poi rientrata come per Maccaro.
Fuori, quindi, tre assessori Barbara Alifuoco, che ha pagato in prima persona, quasi fosse una sua colpa la mancanza di personale nella polizia locale, le criticità cittadine nel traffico, nella movida violenta dei weekend. Insomma la sua sostituzione è apparsa più una sorta di punizione per aver accettato la candidatura alla regione Lazio tra le fila della lista Calenda-Renzi, che i reali problemi di controllo della città. Gli altri due estromessi dalla Giunta sono Venturi e Volante. Al posto degli ex entrano Monica Capitanio, Maria Rita Petrillo e Pierluigi Pontone, rispettivamente alla Polizia Locale ed Affari Generali, in sostituzione di Barbara Alifuoco, Maria Rita Petrillo, con delega al Commercio, prende il posto di Arianna Volante, e Pierluigi Pontone alla Manutenzione al posto di Emiliano Venturi. Manca poco più di un anno al termine della consiliatura, vedremo se il rimpasto porterà nuove energie al “Salera bis”, anche se non sono da escludere ulteriori cambiamenti nella compagine amministrativa.