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Omicidio Mollicone: sentenza assoluzione, mancano i gravi indizi precisi e concordanti

Guglielmo Mollicone (foto A. Nardelli)

“Gli esiti dibattimentali non offrono indizi gravi, precisi e concordanti sulla base dei quali possa ritenersi provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la commissione in concorso da parte degli imputati nella condotta omicidiaria contestata”.

Lo si legge nelle motivazioni con cui la corte d’assise del tribunale di Cassino, il 15 luglio scorso, ha assolto dal resto di omicidio l’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Annamaria.

I tre erano accusati di aver ucciso e occultato il cadavere di Serena Mollicone, la 18enne di Arce, scomparsa il primo giugno 2001 e trovata morta il 3 giugno in un boschetto.

“Come già ampiamente esaminato – scrivono ancora i giudici di Cassino – numerosi elementi indiziari costituenti dei tasselli fondamentali dell’impianto accusatorio del Pm non sono risultati sorretti da un sufficiente e convincente compendio probatorio”.

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