Omicidio Bricca, la procura di Frosinone invita i cittadini a collaborare
1 Marzo 2023Frosinone – In merito alla vicenda dell’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri, ucciso il 30 gennaio scorso con un colpo di pistola alla testa, il procuratore capo di Frosinone, Antonio Guerriero, in una nota, parla di “ingiustificati attacchi emersi sui mezzi d’informazione” in cui si afferma che “i magistrati della Procura di Frosinone non avrebbero effettuato nell’immediatezza accertamenti che avrebbero consentito l’individuazione dei responsabili dell’omicidio di Thomas Bricca”. Il procuratore ricorda che “al fine di poter espletare le indagini relative all’omicidio di Thomas Bricca in un clima di rispetto nei confronti dei familiari di quest’ultimo, delle forze dell’ordine e della magistratura” sin dall’inizio fu comunicato che “la Procura della Repubblica di Frosinone avrebbe tenuto una linea di rigoroso riserbo su tale vicenda e non avrebbe rilasciato alcun tipo di dichiarazione. Con rammarico – osserva il procuratore – si deve segnalare come tale invito sia stato disatteso in quanto sono emersi sui mezzi d’informazione ingiustificati attacchi prima nei confronti di un avvocato a cui si esprime la nostra solidarietà e poi anche verso la Procura della Repubblica di Frosinone. Tali gravi affermazioni, oltre che non essere provate – si legge nella nota – contrastano completamente con la realtà dei fatti e sono smentite da una serie di elementi incontrovertibili che non è possibile rivelare essendo le indagini coperte da segreto istruttorio, ma che si potranno verificare quando le stesse saranno rese pubbliche. Non è tollerabile che attraverso affermazioni false si crei un clima avvelenato che di fatto rende più difficile l’accertamento del verità e si mini così la credibilità delle istituzioni preposte all’accertamento dei fatti, che invece stanno dispiegando ogni iniziativa per individuare i responsabili”, sottolinea Guerriero. “E’ bene ribadire che la Procura di Frosinone intende procedere nel rispetto di tutte le garanzie processuali imposte dalla legge che richiedono una rigorosa ricostruzione dei fatti, nonché fondati e precisi elementi di prova. Quando sarà possibile, esaminare gli atti – spiega il procuratore – si potrà constatare l’enorme diuturno impegno dei magistrati e delle forze dell’ordine per effettuare rapidamente ogni accertamento possibile su questo omicidio. Siamo fiduciosi che i giornalisti, con cui si è avuto sempre un proficuo rapporto di fiducia, sapranno ricondurre la cronaca dei fatti al rispetto della verità, invitando anche i cittadini a collaborare concretamente con la giustizia, anche con la loro testimonianza”, conclude la nota.