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Napoli Campione d’Italia ricomincia da tre, la festa può iniziare!

Oltre trenta, lunghi, anni Napoli ha dovuto aspettare il traguardo del terzo scudetto. Il terzo trionfo nella massima serie, quelle delle grandi squadre, sbaragliate senza pietà dal lavoro sul campo, alcune addirittura con doppia squadra titolata a raggiungere l’ambito trofeo. Napoli, però, lo ha raggiunto da sola, con l’unica squadra a sua disposizione, come le altre due volte. Lo ha vinto, da sola, sul campo, giorno per giorno, magari anche con qualche passo falso, con qualche sgambetto e sconfitta che hanno fatto battere e sussultare il cuore, temendo il peggio, ai suoi tifosi. Ma che alla fine lo ha fatto battere forte per la gioia e l’emozione che pure le stazioni dell’Istituto di Vulcanologia, disseminate per la città, soprattutto, quelle vicine lo stadio Maradona lo hanno registrato.

Sembrerà strano, ma è stato proprio così, quando ci si preparava alla festa tanto attesa e fermata dal pareggio con la Salernitana, il cuore dei suoi tifosi è sembrato fermarsi d’improvviso. Ci son voluti più di ottocento chilometri per fare scatenare la gioia e la festa attesa da oltre trent’anni, con buona pace dei gufi, degli invidiosi, dei detrattori, già pronti a criticare e denigrare una città e i suoi cittadini, aggrappandosi ai soliti cliché. Ma Napoli li ha lasciati chiacchierare inutilmente e si goduta la sua festa, per un po’ lasciando da parte i mille problemi, come è giusto che sia, incurante per qualche giorno e qualche notte, quasi a scusarsi per il ritardo, ma pronta ricominciare da tre. Perché Napoli ed i napoletani son cosi, Napule è mille culure, è mille paure, è na’ carta sporca E nisciuno se ne importa, ma è anche a voce de’ criature, che saglie chianu chianu, E tu sai ca’ non si sulo! Con il cuore grande anche a chi si nutre di cliché. E allora per una volta è giusto che si goda il suo momento di gloria e di festa!

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