Omicidio a Cassino, impronta su muro incastra l’assassino
29 Maggio 2023Pena Santana Yirel Natividad, la 34enne domenicana è morta la notte precedente al ritrovamento del corpo e ad incastrare il suo presunto assassino è stata l’impronta insanguinata lascia sulla parete della casa. Ieri sera la polizia di Stato di Frosinone ha eseguito il fermo nei confronti di un 26enne, residente a Cassino per l’omicidio della donna avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.
Gli investigatori sono arrivati all’uomo seguendo le tracce lasciate dallo stesso sul luogo del delitto. Il corpo della vittima è stato trovato nel suo appartamento in via Pascoli, molte ore dopo l’omicidio, da un vicino che, vedendo la porta dell’appartamento della donna socchiusa si è insospettito ed è entrato per verificare cosa fosse accaduto, trovando così il cadavere riverso a terra sul pavimento della camera da letto. Sul corpo erano evidenti i segni di ferite da arma da taglio e vi era una copiosa quantità di sangue attorno alla vittima. Tutto il pavimento dell’appartamento presentava tracce di sangue sebbene l’assassino avesse tentato di rimuoverle servendosi di uno straccio.
In particolare però gli investigatori si sono da subito concentrati sull’impronta di una mano sporca di sangue lasciata dall’assassino sulla parete ai piedi della quale giaceva la donna.
I minuziosi rilievi effettuati nell’appartamento dalla polizia scientifica del gabinetto provinciale di Frosinone e dai colleghi del posto di segnalamento di Cassino, hanno permesso di isolare l’impronta palmare insanguinata riferibile all’autore del delitto. Il riscontro è stato inserito all’interno della banca dati Afis ed ha restituito un match con un soggetto residente nel Comune di Cassino, segnalato nel 2017 e poi ancora nel 2021 per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Da quanto emerso il Sostituto Procuratore della Repubblica ha ritenuto sufficienti gli indizi emersi a carico del giovane, un operaio edile di 26 anni, nei confronti del quale è stato disposto il fermo di indiziato di delitto per l’omicidio. A questo punto gli agenti della Polizia di Stato si sono recati presso la residenza del giovane, che al momento non era in casa, e alla presenza dei suoi genitori hanno effettuato nell’appartamento in uso al fermato una perquisizione, durante la quale sono state isolate numerose tracce ematiche in tutta l’abitazione e gli indumenti sporchi di sangue che il presunto autore indossava all’atto dell’omicidio.
Il ventiseienne è stato rintracciato nella notte intorno alle ore 01.30 presso la Stazione di Arce (FR), mentre si trovava a bordo di un autobus di linea proveniente da Roma, luogo in cui aveva trascorso la domenica in compagnia di una donna da identificare. Al momento del fermo non ha opposto resistenza e aveva ai piedi ancora le scarpe che indossava all’atto dell’omicidio, che presentavano sulla suola e all’interno della linguetta vistose tracce di sangue. Il fermato è stato quindi condotto negli uffici del Commissariato di Cassino e successivamente, ultimati gli atti di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Cassino, dove sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia dal Gip del Tribunale di Cassino.