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Campoccio, un argento che vale Parigi 2024. I complimenti del Cus Cassino all’atleta paralimpico


CASSINO – Un lancio d’argento sotto il cielo di Parigi. Con 11 metri e 42 cm nel getto del peso categoria F33, Giuseppe Campoccio si è laureato vicecampione iridato agli ultimi mondiali paralimpici. Un traguardo prestigioso, tecnicamente di altissimo livello che consente al famoso “Joe Black” di staccare il biglietto per le prossime Olimpiadi 2024, in programma proprio nella capitale francese. Un trionfo abbracciato da tutti. Soprattutto nella sua città. Anche il Cus Cassino, attraverso il presidente Carmine Calce, si è voluto complimentare con il Ten. Col. Campoccio che è stato in passato un tesserato del Centro Universitario Spostivo di Cassino.
E’ passata una settimana dal trionfo di Parigi. Ma il ricordo è ancora vivo negli occhi di “Joe Black”.
“La cosa straordinaria è stata quella di lanciare come terzo in pedana, senza avere riferimenti. Vedevo che il marocchino Zakariae Derhem, campione paralimpico a Tokyo, era nervoso. I miei lanci non lo lasciavano
tranquillo. Il suo nervosismo si è sciolto solo quando è riuscito a lanciare oltre la mia misura”.
Peccato però per quel nullo che poteva cambiare l’esito della gara…
“Abbiamo accettato la decisione degli arbitri. Peccato perché quel lancio poteva cambiare il colore della
medaglia”.
Comunque, stacchi il biglietto per Parigi 2024. Saranno le tue prime Paralimpiadi.
“Ad oltre 57 anni è già un’impresa. Essere a quest’età uno degli uomini da battere è un’impresa
straordinaria. Per un atleta paralimpico le difficoltà sono diverse. Tutti combattiamo con l’aggravarsi delle
patologie oltre che con gli avversari. Nel mio caso ho un ulteriore nemico: l’età che avanza. Sono il più
vecchio atleta paralimpico top ranking medagliato nel settore lanci F33. Ma raggiungere il traguardo delle
Olimpiadi mi fornisce nuove energie che mi fanno dimenticare i dati anagrafici”.
A una settimana dall’argento di Parigi, ti sei reso conto dell’impresa che hai compiuto?
“Per rendermi conto realmente del mio risultato ho dovuto assistere in questi giorni ai mondiali di nuoto.
Tra gli atleti in vasca c’era Simona Quadarella che nel 2017 conquistò il bronzo e oggi sale sul secondo
gradino del podio. Con la Quadarella c’è un parallelismo perché anche io nel 2017 conquistai il bronzo
mondiale ed oggi, come lei, porto a casa l’argento”.
In tanti hanno seguito in tv la tua impresa. Da tutta l’Italia ti sono arrivate dimostrazioni d’affetto. E
naturalmente da Cassino e da tutta la provincia di Frosinone.
“Sono felice. La popolazione di Cassino mi ha sempre dimostrato un grande affetto. Dovunque io vada
sento il calore della città. Lo vedo quando le persone mi chiedono un selfie o sorridono quando si fermano a parlare con me. Lo sento quando i bambini mi riconoscono e mi chiamano Joe Black. Sono contento di dare loro gioia in campo e fuori dagli stadi. Il mio argento è dedicato a loro”.

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