Progetto “Open Sport”, a settembre e ottobre via ai Corsi di Operatore sport e disabilità e disagio giovanile
8 Luglio 2023 0 Di Felice PensabeneCASSINO – Inizia a concretizzarsi il progetto “Open Sport” dopo la sottoscrizione del documento di partenariato con il Rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dalla Diocesi Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, dai comuni di Sora, Cassino e della Val Comino, Società Cooperativa Sociale Exodus Cassino, ASD Olimpia Volley Sora, Comitato territoriale del Centro Sportivo Italiano di Cassino, Associazione no profit “Nei giardini che nessuno sa”, Polisportiva Sociale Basket Atina ASD-APS (capofila) dal C.I.P. e dal responsabile regionale del basket in carrozzina, Piergiorgio Fascina. Dopo le prime riunioni per stabilire le priorità di intervento del progetto di sport inclusivo e di sostegno al recupero nel disagio giovanile, attraverso un convegno svoltosi presso Unicas nello scorso dicembre, dal titolo “Sport inclusivo e disagio giovanile”, ora si comincia a fare sul serio, attraverso la realizzazione, nei prossimi mesi di settembre ed ottobre, di un CORSO DI 1°LIVELLO PER OPERATORE SPORTIVO DELLA DISABILITÀ e un CORSO PER OPERATORI SUL DISAGIO GIOVANILE. Quest’ultimo avrà come “capofila” la Fondazione Exodus di Cassino.
Entrambi i Corsi sono dedicati agli operatori sportivi e a tutti coloro che per passione e dedizione amano lavorare con persone disabili. I percorsi formativi forniranno le conoscenze base per lavorare attraverso lo sport e il movimento fisico con una tipologia di utenti speciali. Avranno, inoltre, lo scopo di formare futuri “operatori dell’inclusione sportiva” che possano lavorare nelle associazioni sportive e parrocchie, a fianco dei giovani con disabilità, per favorirne l’inserimento nel gruppo. Le ore di formazione prevedono sia lezioni teoriche online, sia incontri dal taglio pratico e laboratoriale, con simulazione di giochi ed esercitazioni finalizzate a favorire processi inclusivi nelle squadre e nei gruppi.
L’operatore sportivo della disabilità deve: possedere conoscenze di base relative alle varie forme di disabilità (sensoriale, motoria, cognitivo relazionale); sentirsi a proprio agio nella relazione con un bambino/ragazzo con disabilità, comprenderne il carattere, la storia e l’individualità agevolare il suo inserimento nel contesto accogliente: compagni, educatori, allenatori, dirigenti, genitori. Sarà utile ascoltare le proposte che verranno da tutti i componenti del ‘Partenariato’ per rendere sempre più concreto il lavoro degli operatori che frequenteranno il Corso, sul tema dello sport inclusivo, disabilità e del disagio giovanile, attraverso una serie di interviste.