CASSINO – È già iniziata da parte dell’assessorato all’Ambiente del comune di Cassino la distribuzione dei nuovi contenitori per la raccolta del residuo secco (rifiuti indifferenziati). Si tratta di contenitori sempre di colore grigio, più scuro, con la particolarità che contengono al loro interno un microchip con la funzione di registrare il numero di volte in cui viene svuotato durante la raccolta porta a porta. Minori sono le volte in cui viene svuotato dalla società di raccolta dei rifiuti, più basso sarà l’importo che l’utente pagherà di tassa annuale sui rifiuti, almeno così assicurano dal Comune. Il prezzo pieno della tassa annuale – fanno sapere dall’ufficio Ambiente comunale – si applicherà se il contenitore sarà svuotato in tutte le cinquantadue settimane, in caso contrario la TARI verrà calcolata in base al numero di volte che gli operatori della De Vizia lo svuoteranno. Un’iniziativa che dovrebbe avvantaggiare le tasche dei contribuenti di Cassino e l’Amministrazione ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata, diminuendo la frazione non riciclabile, o considerata tale, ma soprattutto evitare ai soliti furbetti di non effettuare correttamente la differenziazione dei rifiuti urbani. I nuovi contenitori se da un lato risultano fondamentali ad aumentare la percentuale di recupero di materie prime nei rifiuti, presentano, come ogni novità che si rispetti, qualche aggiustamento prima di partire definitivamente a pieno regime. Gli aggiustamenti riguardano le persone disabili, in particolare, quelle anziane, quelle costrette a letto, ovvero affette da determinate patologie e che necessitino dei pannoloni. Questi ultimi, infatti, rientrano nella categoria di rifiuti che viene inserita nei contenitori per il “residuo secco” o rifiuto indifferenziato. Per questi disabili, infatti, il Nomenclatore Asl consente l’uso di quattro di questi ausili (pannoloni) al giorno, ma molto spesso anche più di quella quantità. Ne consegue che le famiglie in cui vi è un disabile con le necessità descritte, sarebbe costretta ad esporre il contenitore “grigio” tutte le cinquantadue settimane all’anno con la conseguenza di dover pagare la TARI a prezzo pieno. Forse bisognerà tenere conto di questa situazione prima di avviare l’uso a pieno regime di questo nuovo metodo di raccolta porta a porta con il nuovo contenitore. Tempo per occuparsi del problema ancora ce n’è visto che il servizio partirà a gennaio e sarà preceduto da incontri di quartieri da parte dei responsabili e dei tecnici del settore comunale Ambiente, per spiegare le modalità di funzionamento del nuovo sistema raccolta dei rifiuti.