CASSINO – Nei giorni scorsi il sindaco di Cassino, Enzo Salera, aveva scritto al presidente della Regione Lazio, al commissario Asl di Frosinone e ai rappresentanti del territorio, in Consiglio e Giunta Regionale, in relazione alla ripartizione del personale, nelle Asl laziali e le criticità Santa Scolastica, comunicando la imminente convocazione della Consulta dei sindaci del Lazio meridionale per discutere le scelte della Regione in materia di assunzione del personale socio-sanitario nelle strutture sanitarie del basso Lazio.
In particolare il sindaco di Cassino, poneva all’attenzione dell’amministrazione regionale Rocca, in tema di pianificazione e ripartizione del personale nella sanità, la scarsa rispondenza alle esigenze della sanità locale delle 14 unità previste per il basso Lazio. Le perplessità avanzate da Salera sulle esigue risorse destinate, infatti, erano riferite a numeri concreti che la sanità del basso Lazio e l’ospedale Santa Scolastica, in particolare, forniscono ad un bacino d’utenza stimato in oltre 200mila abitanti, con 8mila ricoveri, 54mila giorni di degenza e 32mila interventi annui per il 2022.
A stretto giro era arrivata la risposta della Presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo, nella quale si leggeva: “Siamo disponibili ad accogliere richieste e confronto, ma è evidente che nel passato il sindaco Salera non ha avuto risposte dal governo di centrosinistra. Fermo restando che i 14 medici che a dicembre arriveranno in forza al comparto sanitario provinciale – proseguiva la nota – non sono né le prime (la giunta Rocca ne ha sbloccate già 210), né le ultime risorse umane, dal momento che già nei prossimi giorni ci saranno ulteriori novità per quanto riguarda il personale, ribadisco che il commissario straordinario della Asl di Frosinone è già al lavoro, sin dal primo giorno del suo insediamento, con la Direzione Salute della Regione Lazio per stabilire l’effettivo fabbisogno del personale, unicamente attraverso criteri oggettivi (Agenas), per affrontare e risolvere il problema dell’efficientamento sanitario. Fatte queste doverose premesse – ribadisco che ciò che serve realmente alla sanità è una riorganizzazione delle risorse umane – voglio ringraziare il sindaco Salera per l’invito alla Consulta dei sindaci del Lazio meridionale, che non ritengo comunque una ‘sezione distaccata’ della sanità ma perfettamente integrata nel piano globale che il governo Rocca sta predisponendo per la provincia di Frosinone”.
Oggi la replica del Primo cittadino della Città Martire alle osservazioni della Presidente Savo che in un comunicato, precisa: “In perfetta sintonia con quanto scritto dalla dottoressa Alessia Savo, presidente della commissione regionale Sanità, parimenti sottoscrivo e rigiro l’invito a che “si faccia reale politica sanitaria e non sanità politico elettorale”. Ne va infatti dell’interesse generale della nostra gente riguardo ad una esigenza primaria qual è il diritto alla tutela della salute; e ne va anche della dignità personale e politica di ciascuno investito di responsabilità politico-amministrativa, cosa anche questa, a mio avviso, di una certa
rilevanza. Sarebbe davvero sbagliato, oltre che fuorviante, ritenere cosa di carattere propagantistico-elettorale la richiesta di un necessario confronto con autorevoli esponenti della Regione in materia sanitaria solo perché nella mia città si è nella imminenza della scadenza amministrativa.
Messa da parte ogni riserva mentale, veniamo quindi al dunque. Accogliendo anche la sollecitazione di colleghi, nella mia qualità di presidente della Consulta dei sindaci del Lazio meridionale, nonché di sindaco di una città sede di un importante ospedale in seria difficoltà a soddisfare le esigenze di assistenza principalmente per la grave carenza di personale in quasi tutti i reparti, ho fatto semplicemente quanto dovevo: convocare la Consulta e invitare gli esponenti regionali della nostra provincia a parteciparvi. L’obiettivo è di attivare un confronto aperto, leale, senza riserve, con il solo fine di apportare, così come necessario ed urgente, scelte ed interventi migliorativi. Sia riguardo all’ospedale “Santa Scolastica” che alla rete territoriale naturalmente. Leggo della disponibilità della presidente Alessia Savo a partecipare alla riunione e ad un leale confronto sulla problematica sanitaria del Cassinate. La cosa non può che farmi piacere. Quanto invece a ciò che è stato fatto dal centrosinistra quando era al governo della Regione, cui la Presidente della commissione Sanità si rifà, è cosa che certamente ha il suo rilievo. Ma è cosa fuorviante rispetto alla serietà della problematica all’ordine del giorno e può importare solo fino ad un certo punto. Ai più, forse, non importa affatto. Concentriamoci quindi su ciò che c’è da fare adesso”.