In strada a Cassino per manifestare e scongiurare la chiusura della Reno de’ Medici, la cartiera di Villa Santa Lucia che aveva già subito degli stop forzati per motivi ambientali, poi aveva ripreso.
Ma, a distanza di otto mesi dalla riapertura, era arrivato un nuovo sequestro. Secondo la procura di Cassino, infatti, dal 2020 al 2022 la società avrebbe «sversato i reflui dell’attività produttiva non adeguatamente depurati nella rete fognaria violando i limiti imposti».
A rischiare il posto sono circa 300 lavoratori di cui 120 dell’indotto. Serve un intervento per rendere compatibile il ciclo produttivo dell’azienda con l’ambiente e le norme che lo tutelano. I lavoratori e sindacati hanno raggiunto la sede del Comune di Cassino e sono riuniti nella sala consiliare.
Ermanno Amedei