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Cassino ha il suo Piano per eliminare le barriere architettoniche, strumento per una Città più vivibile ed inclusiva

CASSINO – Dopo il Piano Urbano del Traffico, ieri mattina in sala Restagno del comune di Cassino è stata la volta del P.E.B.A. Piano Abbattimento delle Barriere Architettoniche, elaborato dell’arch. Giuseppina Carella.

Un lavoro corposo e dettagliato in cui sono state evidenziate tutte le criticità della Città che rendono difficile la vivibilità e l’autonomia non solo alle persone disabili, ma in un’ottica più generale, agli anziani, alle mamme con carrozzine e passeggini, a chi ha un impedimento di deambulazione temporaneo, a chi abbia difficoltà parziali o permanenti di vista. Il Piano dovrà passare al vaglio delle Commissioni consiliari e dal Consiglio comunale prima iniziare a poter essere operativo. Si tratta di uno strumento che la Legge n. 41 del 1986 impone a tutti i comuni l’obbligo di rendere accessibili gli spazi cittadini a tutti, disabili e non solo.

Dopo i saluti e l’introduzione – della presidente della Consulta comunale per i diritti delle persone con disabilità, Maria Cristina Tubaro – che ha posto l’attenzione sull’importanza del PEBA, quale strumento fondamentale per ridurre il problema delle barriere architettoniche nella nostra città e renderla più vivibile a tutti. Un tema, quello delle barriere architettoniche che ha focalizzato, fin dalla nascita della Consulta, le discussioni in seno all’organismo comunale. Un lavoro, quello delle associazioni – ha precisato la presidente Tubaro – che ha coinvolto tutti i componenti della Consulta e che è stato svolto con grande precisione velocità per i tempi ristretti per la sua elaborazione.

È poi, toccato al consigliere Riccardo Consales descrivere l’importanza del PEBA esponendo il lavoro compiuto per la sua redazione, la necessità di questo strumento che, arriva con ritardo rispetto alla legge istitutiva, ma comunque in un momento importante per la città di Cassino che sta cambiando il suo assetto urbanistico e la viabilità con l’istituzione dell’isola pedonale permanente di corso della Repubblica di piazza Gregorio Diamare. Quello presentiamo questa mattina – ha concluso Consales – è uno strumento fondamentale per la Città per la sua crescita e per le altre opere di modifica urbanistica che dovranno ancora realizzarsi.

L’illustrazione concreta del PEBA è toccata all’architetto Pina Carella, che lo ha redatto con i suggerimenti delle associazioni di disabili che compongono la Consulta già dal mese di settembre e che ha richiesto uno studio approfondito sulla situazione della città,  – come ha sottolineato l’arch. Carella – la cui situazione è risultata disastrosa sotto l’aspetto della vivibilità non solo per le persone disabili, ma per tutti i cittadini con marciapiedi dissestati, rampe degli stessi non in regola con la normativa e palesemente pericolose per l’eccessiva pendenza, l’assenza di parcheggi riservati, lo stesso assetto del piazzale antistante la stazione ferroviaria, la situazione delle periferie, coma i quartieri di San Bartolomeo, Colosseo e le frazioni Sant’Angelo e Caira.

Il Piano elaborato è stato suddiviso in due step: uno territoriale (individuazione delle zone di intervento) e l’altro temporale (tempi e priorità di intervento di realizzazione) a tre, cinque e dieci anni. Il lavoro ha preso, infatti, in esame tutte le parti della città evidenziandone le molteplici criticità ed indicando le possibili soluzioni, secondo i suggerimenti venuti dalla Consulta e dalle associazioni di disabili che la compongono.

Il Piano elaborato per Cassino – ha precisato l’architetto Carella – ha individuato gli spazi comuni che presentano criticità e che necessitano di intervento. L’aspetto temporale è fondamentale per distinguere gli interventi più urgenti da quelli realizzabili nel medio e lungo periodo. Le situazioni più urgenti sono quelle che vanno affrontate entro i tre anni, per le altre si procederà con una tempistica più lunga. La particolarità del PEBA che presentiamo oggi – ha continuato l’arch. Carella – è fondamentale per consentire il miglioramento della città e la sua sempre maggiore vivibilità. L’illustrazione si è avvalsa di una serie di slide contenenti gli interventi necessari, come il posizionamento dei parcheggi, le aree di sosta le criticità di rampe e dei marciapiedi, i segali acustici per i semafori, le mappe sensoriali, con scritte in braille e molto altro ancora. Sono state prese in considerazione tutte le forme di disabilità, ma anche le difficoltà a cui tutti i cittadini possono andare incontro. La progettualità deve essere equa – ha voluto evidenziare l’arch. Carella – riguardare tutti, questo lo scopo fondamentale dello strumento P.E.B.A. Occorre, inoltre, che ci sia collaborazione dei cittadini e il loro interagire con le Istituzioni, segnalando tutto ciò che è necessario modificare per eliminare qualsiasi tipo di difficoltà possa presentarsi.

L’adozione di un piano che evidenzi le possibili criticità è sinonimo di crescita, di sviluppo per la città stessa, soprattutto considerando che la società è sempre più vecchia e necessita di un suo adeguamento a questa inesorabile realtà. Quello presentato questa mattina è lo strumento per rendere tutte le città e, in particolare Cassino, sempre più a misura di cittadino, che sia disabile o meno. È uno strumento di civiltà per superare le barriere architettoniche, ma soprattutto quelle culturali, molto più difficili da estirpare, che vedono la disabilità come un fatto circoscritto solo ad una parte della società, quasi fosse un mondo a parte, quando in realtà non lo è, perché la disabilità non è un mondo a parte, ma è una parte del mondo. Su questo bisognerà lavorare nei prossimi anni, in considerazione soprattutto del costante invecchiamento della popolazione.

Un lavoro, quello presentato dall’architetto Carella, che indica le soluzioni per il superamento di queste difficoltà attraverso l’adozione degli strumenti idonei al loro superamento che devono evitare emarginazione, isolamento sociale. Che realizzi piena inclusione nel tessuto produttivo e sociale per questa parte di cittadini. Uno strumento per rendere sempre più accessibile Cassino, un primo importante tassello di un puzzle più grande che dovrà coinvolgere l’intera Città.

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