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La SAF compra la discarica dei Panaccioni a Cassino, una piaga ancora aperta CASSINO

Cassino – 3 agosto 2022, (si apprende oggi) la discarica dei Panaccioni di Cassino è stato ceduta dai vecchi proprietari alla SAF (Società Ambiente Frosinone SpA) della quale il comune di Cassino è socio.

Ma facciamo un passo indietro. Agosto 1994, stessa località Panaccioni, stesso terreno ma la discarica ancora non c’è. A poca distanza, sul viale alberato, il silenzio assordante era rotto solo dal canto delle cicale, noi tutti distesi a terra incatenati pronti a difendere fino allo stremo la nostra terra.
Due autobus pieni di celerini erano giunti da Roma, erano supportati da escavatori pronti a rimuovere le rotoballe di paglia che erano state poste sulla strada a difesa di quell’ultimo km.
Quando le forze dell’ordine diedero il comando di iniziare le operazioni molti scoppiarono a piangere, si alzò il grido di disperazione della gente e man mano che le forze dell’ordine avanzavano si sollevava la polvere, manganellavano tutti coloro che erano distesi a terra sulla strada. Io avevo il busto ingessato a causa di una lussazione alla spalla che avevo avuto, le forze dell’ordine mi presero dalla strada e mi depositarono nel fosso sul ciglio della strada. Qualcuno mise fuoco alle rotoballe di paglia.

Mai si erano viste manifestazioni nel cassinate come quelle che avevano preceduto quell’infausta giornata in cui si spensero le ultime speranze dei cittadini di far fronte a quel colpo assestato al cassinate, la discarica dei Panaccioni.


Gli slogan scanditi durante le manifestazioni come per esempio “La gente è stanca di chi promette e manca”, “Ma che Democrazia! Ma che cristiana! Ladri, politici e figli di *******”, erano indirizzati alla Democrazia cristiana e ai rappresentanti politici locali che avevano tradito i Panaccioni, Sant’Angelo in Theodice che allora erano un feudo di questo partito, la Valle dei Santi e tutto il Cassinate.


Ma i responsabili avevano nome e cognome inciso nella delibera del comune di Cassino che aveva individuato in quella collina che sovrasta la pianura di Facciano e il Liri come sito temporaneo per i rifiuti.


Oggi la gente è esasperata, la tassazione è alle stelle, il livello dei servizi e la qualità della vita sono bassissimi, la sanità non funziona, le buche sulle strade sembrano essere diventate la norma; ogni piccolo problema diventa per i cittadini una montagna insormontabile, ci si deve rivolgere ai referenti dei servizi e non bastano pec, email o telefonate per far rispettare quelli che in un paese come il nostro dovrebbero essere normali di diritti, purtroppo non è così.

E questa è la situazione della discarica dei Panaccioni: doveva essere un sito temporaneo e invece trent’anni dopo decine di migliaia di metri cubi di immondizia giacciono ancora lì, come se fosse la normalità.


Bene le due interrogazioni parlamentari dell’on. Ilaria Fontana del M5S per fare luce sull’argomento, ma i cittadini non possono apprendere che il terreno è stato acquistato dalla SAF per vie traverse: su una questione così delicata i cittadini hanno il diritto di essere informati prontamente dalle istituzioni.


Il terreno è stato ceduto il 3 agosto 2022 dai vecchi proprietari alla SAF (Società Ambiente Frosinone SpA) della quale il comune di Cassino è socio.

I cittadini hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo e quando verranno rimossi i rifiuti da quella collina, hanno anche il diritto di sapere gli impatti che quei rifiuti hanno avuto sui terreni sottostanti.

Hanno il diritto di sapere anche se i lavori di messa in sicurezza sono stati realizzati e se sono a norma:

I bordi della discarica


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I confini della discarica dei Panaccioni

A nome dei cittadini dei Panaccioni chiedo un incontro urgente al sindaco di Cassino, Enzo Salera, per fare chiarezza; vogliamo sapere perché la SAF ha acquistato il terreno e per quando è prevista la bonifica della discarica dei Panaccioni.

Massimiliano Evangelista

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