SAN VITTORE del LAZIO – Una patologia invalidante per oltre 3 milioni donne in Italia e di cui si conosce ancora troppo poco: l’endometriosi. Una malattia che, secondo i dati del ministero della Salute colpisce il 10-15% delle donne italiane in età fertile e che può avere un impatto molto significativo sulla qualità della vita provocando dolore pelvico, soprattutto durante il ciclo mestruale e i rapporti sessuali, ma anche infertilità, disturbi del sonno, difficoltà nelle relazioni interpersonali e interferire nelle attività lavorative.
E’ necessario affrontare il problema e coinvolgere le donne indirizzandole innanzitutto verso la diagnosi precoce, step importante per arrivare alla cura.
Con questo obiettivo sabato 13 aprile Tiziana Genito sarà ospite del comune di San Vittore del Lazio per presentare il Libro RipartEndo, storie di donne che ce l’hanno fatta. Tiziana Genito, tutor regionale per il Lazio dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte odv”, è da anni impegnata con l’associazione di volontariato per sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia cronica e invalidante
Da due anni ha dato voce al suo dolore e a quello di tante donne che combattono la sua stessa battaglia in tutta la provincia di Frosinone con l’inaugurazione di ben 39 endopank ®️. Panchine gialle installate in quasi la metà dei 91 comuni ciociari, per invogliare a riflettere sulla patologia e a parlarne.
Perché fondamentale è diffondere il messaggio alle donne, soprattutto alle più giovani che devono fare i conti con le conseguenze dell’endometriosi, che una luce c’e. per questo a margine dell’evento in programma sabato 13 aprile presso il palazzo comunale di San Vittore del Lazio andrà in scena un dibattito informativo con personale altamente qualificato ed esperti nel settore.
Entusiasta il sindaco di San Vittore del Lazio Nadia Bucci nell’accogliere l’iniziativa: “Ho colto subito l’occasione di ospitare presso la casa comunale la presentazione di un libro ricco di storie di speranza con l’augurio che l’evento di sabato 13 aprile possa essere utile a tante giovani donne per cambiare, in meglio, la qualità della propria vita. Ed oggi nel giorno dedicato alle donne voglio fare loro un regalo: un appuntamento che spero possa servire a tante giovani affinché conoscano la patologia e soprattutto i diversi approcci di cura grazie alla presenza di chi da anni è impegnato a trovare nuove strade di rinascita. “