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Furto al Santuario Madonna del Piano, denunciato un 53enne 

Tutto inizia nel fine settimana tra il 3 e il 5 maggio scorso quando il parroco del Santuario Madonna del Piano si accorge che qualcuno, dopo essersi introdotto all’interno del luogo sacro, aveva asportato il denaro contenuto nel candeliere delle offerte a San Pio da Pietralcina. Incredulo, contatta i carabinieri della locale Stazione che, con immediatezza, danno il massimo impulso alle indagini. Proprio in tale quadro, infatti, i militari ascoltano possibili testimoni ed acquisiscono le immagini di tutte le telecamere presenti sul territorio e, da una attenta e difficoltosa analisi di ore di filmati, riescono ad individuare l’auto usata dal presunto responsabile del furto. Lo sviluppo di tutti i dati in possesso dei carabinieri consente di individuare un numero di targa e, da esso, attraverso anche altri riscontri, si riesce ad identificare il soggetto che, in quei giorni, si era introdotto nel luogo sacro. Inutile, da parte dell’uomo, un pregiudicato della zona di 53 anni, già avvisato orale, utilizzare stratagemmi per non essere riconosciuto. A tal proposito, infatti, il presunto autore, per evitare di essere individuato, si era recato nel luogo del fatto travisandosi il volto con un cappuccio.





Tutto inizia nel fine settimana tra il 3 e il 5 maggio scorso quando il parroco del Santuario Madonna del Piano si accorge che qualcuno, dopo essersi introdotto all’interno del luogo sacro, aveva asportato il denaro contenuto nel candeliere delle offerte a San Pio da Pietralcina. Incredulo, contatta i carabinieri della locale Stazione che, con immediatezza, danno il massimo impulso alle indagini. Proprio in tale quadro, infatti, i militari ascoltano possibili testimoni ed acquisiscono le immagini di tutte le telecamere presenti sul territorio e, da una attenta e difficoltosa analisi di ore di filmati, riescono ad individuare l’auto usata dal presunto responsabile del furto. Lo sviluppo di tutti i dati in possesso dei carabinieri consente di individuare un numero di targa e, da esso, attraverso anche altri riscontri, si riesce ad identificare il soggetto che, in quei giorni, si era introdotto nel luogo sacro. Inutile, da parte dell’uomo, un pregiudicato della zona di 53 anni, già avvisato orale, utilizzare stratagemmi per non essere riconosciuto. A tal proposito, infatti, il presunto autore, per evitare di essere individuato, si era recato nel luogo del fatto travisandosi il volto con un cappuccio.

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