GAETA – La decisone del Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico della Difesa di Gaeta (l’ex stabilimento Grafico Militare di Gaeta) di affidare in house la gestione dello storico lido militare sulla spiaggia di Serapo continua a suscitare proteste e perplessità. Soprattutto da parte della vecchia gestione quella rappresentata dall’associazione “Ricreativa Dipendenti Difesa” di Gaeta che chiedeva di avere, sino al 30 settembre prossimo, la gestione diretta dello stabilimento balneare. L’associazione aveva chiesto di poter gestire lo stabilimento ritenendo di essere l’unica in grado di poter esercitare l’attività di “protezione sociale” (attività ricreative, assistenziali, e culturali) per il personale civile e militare del Ministero della Difesa.
Le motivazioni per ottenere il rinnovo dell’incarico il presidente Claudio Musetti le aveva illustrate in una lettera inviata al Ministro della Difesa Guido Crosetto, ma anche all’Agenzie Industrie Difesa, al segretario Generale della Difesa e direzione nazionale degli armamenti, allo Stato Maggiore della Difesa, alla direzione generale per il personale civile e, inoltre, ai sindacati nazionale di categoria (Uilpa-Uil Pubblicazione amministrazione, alla federazione Confsal-Unsa, alla Funzione Pubblica della Cgil e, inoltre alla Funzione Pubblica Diesa della Cisl).
Alcune ore dopo che la stampa aveva dato la notizia di questa richiesta il direttore del Centro di dematerializzazione e conservazione unico della difesa di Gaeta firmava una lettera con cui di fatto annunciava l’affidamento diretto della gestione dello stabilimento militare durante la stagione turistica 2024.
L’associazione “Ricreativa Dipendenti Difesa” non ci sta e in un’assemblea ha contestato che l’affidamento diretto della gestione dello stabilimento balneare militare. I vecchi gestori del lido militare di Serapo, in buona sostanza, a causa di un discusso affidamento diretto della struttura da parte della nuova governance dell’ex stabilimento grafico di Monte Orlando, rimarrebbero esclusi mentre a provvedervi verrebbero chiamati otto sottoufficiali a sovrintendere all’apertura e alla chiusura di sdraio e ombrelloni. In particolare l’Associazione fonda la contestazione della nuova gestione sul principio che “I circoli ricreativi dei dipendenti della Difesa, di fatto, hanno la finalità di costituzione di comunità sociali presso enti, reparti e stabilimenti con prevalente presenza di personale civile in servizio, stimolando e rafforzando attraverso attività sociali, ricreative, culturali, sportive e di assistenza, eventualmente anche con servizi alloggiativi, di ristorazione e di balneazione, lo spirito di partecipazione alla funzione istituzionale delle forze armate”. Nell’utilizzo di militari in servizio, inoltre, fanno rilevare dall’Associazione un possibile danno erariale per il Ministero che distoglierebbe militari in servizio dai compiti ‘istituzionali’ per dirottarli nella gestione del lido militare di Gaeta. L’associazione “Ricreativa Dipendenti Difesa” ha, quindi deciso, attraverso il suo legale, di non voler impugnare al Tar la decisione dell’ingegner Grillo ma di attendere di verificare la prossima gestione del lido militare di Serapo appena la stagione turistico-balneare scatterà ufficialmente.