Questa mattina gli agenti di polizia di Frosinone e Cassino hanno eseguito nella Città Martire due ordinanze applicative di misure cautelari al termine dell’indagine legata all’esplosione, nel mese di maggio, di due ordigni posizionati nel centro cittadino e, precisamente, a ridosso di una abitazione e di una autovettura.
L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, ha consentito di collegare i fatti ad altri episodi delittuosi: una serie di eventi che vedono coinvolti gruppi avversi di personaggi residenti nel cassinate, già noti agli uffici di polizia poiché dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
In considerazione di quanto sopra e alla luce del quadro indiziario emerso dall’attività investigativa, nella mattinata odierna la Squadra Mobile della Questura di Frosinone, unitamente a personale di polizia giudiziaria del Commissariato di Cassino, ha dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere e alla misura degli arresti domiciliari nei confronti di due soggetti residenti in Provincia indiziati dei reati di cui agli articoli 110 c.p. e artt. 4 e 6 legge n. 895/1967.
Infine, mediante l’ausilio delle unità cinofile anti-droga e anti-esplosivo della Polizia di Stato, sono state eseguite mirate perquisizioni in diversi luoghi della città: nel corso di una attività sono state rinvenute diverse decine di grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Il titolare del luogo perquisito, noto avvocato del Foro cassinate, è stato quindi arrestato e deferito alla competente A.G. per la fattispecie di cui all’art. 73 d.p.r. 309/90 .