Bolzano – Il padre anziano da segni di squilibrio e di violenza tanto che il figlio, per prudenza, chiede alla questura di Bolzano di ritirare il porto d’armi e l’arma all’anziano. Seppure disarmato l’uomo adotta un altro sistema per colpire il figlio: lo disereda. E’ accaduto a Bolzano tra le mura domestiche di una famiglia della provincia autonoma dove l’armonia sembra essersi persa da tempo.
L’ultimo episodio si è verificato nella serata di ieri, allorquando le Pattuglie della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato sono intervenute in una abitazione del Centro cittadino per una violenta lite tra padre e figlio.
I poliziotti si sono trovati di fronte l’abitazione in completo disordine ed una bambina spaventata per quello che era successo poco prima.
Gli agenti hanno raccolto informazioni sull’accaduto ascoltando la versione del padre della piccola, un 50enne bolzanino, il quale, ha riferito delle continue liti con il proprio padre, nonno della piccola, e che tutto aveva avuto inizio tempo prima, quando il figlio, preoccupato per la salute dell’anziano padre, aveva fatto intervenire l’Ufficio Armi della Questura per fargli ritirare il Porto d’Armi e le armi dallo stesso detenute. Tale iniziativa non era stata affatto gradita dall’anziano, il quale, per ripicca, aveva diseredato per quanto possibile il figlio, dando a sua volta origine ad una persistente situazione di reciproche aggressioni ed ostilità, e rendendo in tal modo la convivenza assai problematica.
Queste tensioni si ripercuotevano inevitabilmente sulla piccola e sul rapporto tra quest’ultima ed il nonno, motivo per cui era scaturita la violenta lite della serata di ieri,
Gli agenti, quindi, hanno invitato l’anziano a tenere un comportamento più consono all’interno delle mura domestiche, per evitare il ripetersi di queste spiacevoli situazioni.
Il Questore sta valutando la Misura di Prevenzione Personale dell’ Ammonimento. Della vicenda sono stati inoltre interessati i competenti Organi di Assistenza Sociale ai fini della eventuale adozione dei provvedimenti ritenuti idonei a garantire la serenità e la sicurezza della minore.