Cassino-Savoia, le precisazioni del Principe Emanuele Filiberto

Cassino-Savoia, le precisazioni del Principe Emanuele Filiberto

24 Ottobre 2024 0 Di Felice Pensabene

CASSINO – Sull’incontro, o meglio scontro, di calcio ieri pomeriggio fra Cassino e Savoia, oggi arrivano le scuse e le precisazioni del Principe Emanuele Filiberto di Savoia attraverso un comunicato stampa.

Nel documento il Principe stigmatizza e denuncia il comportamento e l’operato “scellerato ed irresponsabile” di alcuni teppisti infiltrati fra i tifosi del Savoia Calcio e che nulla hanno a che fare con i “nostri appassionati sostenitori” e che infangano il nome di Torre Annunziata.

Una stoccatina, tuttavia, Sua Maestà la riserva anche alle condizioni dello stadio “Salveti” ritenuto dal Principe “inadeguato a sostenere ed ospitare un numero di fans idoneo alle partite del Savoia quando gioca in trasferta”.

Nel comunicato il Principe continua la critica anche in merito alle condizioni dello stadio di Cassino in particolare “del cancello a cui hanno avuto accesso i vandali al terreno di gioco non era dotato di solida chiusura e scarsamente sorvegliato”. Ha elogiato l’operato dei tifosi del Savoia che ha evitato conseguenze più gravi e che sarà cura della dirigenza della società calcio di Torre Annunziata ad eseguire tutti gli accertamenti necessari a “fare piena luce sull’accaduto e a collaborare con le forze dell’ordine”.  

Forse Sua Maestà dimentica che a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico c’erano un ingente numero di forze di polizia inviate dalla Questura, un fatto che già rappresenta un anomalia in sé, per un incontro di calcio che dovrebbe rappresentare una festa di sport e non una rissa annunciata. L’incontro di ieri pomeriggio era considerato, infatti, un match a rischio non a caso.

Quanto avvenuto allo stadio “Salveti” resta comunque un brutto episodio ed un pessimo esempio di comportamento sui valori che lo sport incarna e che deve essere un modello per le giovani generazioni che si avvicinano allo sport sia in forma amatoriale che agonistico.

Ora la palla, è il proprio il caso di dirlo, passerà agli organi disciplinari del calcio e, c’è da augurarsi non siano teneri, per evitare ed “estirpare queste metastasi che non riusciranno a rovinare il progetto di sport e di crescita della città di Torre Annunziata” come chiude il comunicato del Principe Emanuele Filiberto, ma che riguarda, ci preme aggiungere, tutto lo sport non solo il calcio.