Cassino. Si terrà lunedì 7 ottobre 2024, alle ore 10, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia presso il Campus Folcara di Cassino, in viale dell’Università. La nuova struttura, pensata per ospitare i corsi di area umanistica e pedagogica, si estende su oltre 4500 metri quadrati, distribuiti su tre piani, e comprende 12 aule, diversi laboratori e circa 50 spazi dedicati all’amministrazione, alla segreteria didattica e ai docenti. Il nuovo edificio, progettato all’insegna della sostenibilità e accessibilità, potrà accogliere fino a 800 studenti. Tra i nuovi servizi a disposizione, vi sarà presto anche una biblioteca con un’ampia sala lettura, un’aula multimediale e un efficiente deposito destinato alla logistica. La cerimonia inaugurale sarà aperta dalla benedizione di Monsignor Gerardo Antonazzo, Vescovo di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo, e proseguirà con gli interventi del Magnifico Rettore, Marco Dell’Isola, e del Direttore del Dipartimento, Sebastiano Gentile, seguiti dalla visita dei nuovi spazi e da un momento conviviale. In conclusione, presso l’atrio del Rettorato, sarà inaugurata la mostra Scriptorium. Macchine e voci dello spirito del maestro Antonio Poce, un’iniziativa promossa dalla Delega per la Diffusione della cultura e della conoscenza-SCIRE. Il titolo della mostra, “Scriptorium“, evoca immediatamente l’attività di copiatura e illuminazione dei manoscritti, cuore pulsante dell’abbazia benedettina. L’opera eponima, un’imponente tela di sei metri per due, rappresenta un flusso di memoria storica, un’esplorazione visiva e sonora che intreccia passato e presente. “Non è casuale averne immaginato la prima esposizione proprio all’interno dell’Università di Cassino”, afferma Poce, “avendo individuato in essa gli stessi valori culturali, sociali e morali che, integralmente collegati alla storia dell’Abbazia, hanno esaltato la nostra Civiltà”. La mostra di Poce è un invito a riflettere sul ruolo fondamentale della cultura e della conoscenza nella costruzione dell’identità di un territorio. L’artista, attraverso le sue opere, crea un ponte tra passato e futuro, tra il lascito dei monaci benedettini e le sfide del mondo contemporaneo. Un progetto ambizioso “Scriptorium” è solo l’inizio di un progetto più ampio. Per il prossimo Anno Santo 2025, Poce sta lavorando a “Confessiones“, un ciclo di 60 tele dedicate alle Confessioni di Sant’Agostino. Alcuni esempi di questo nuovo ciclo sono già visibili all’interno della mostra.