Cassino – Sono andati per eseguire una perquisizione per altri fini a casa di una dipendente dell’ufficio postale di Cassino, ed hanno trovato 40 chili di posta non consegnata.
Gli agenti del commissariato cittadino avevano ricevuto le lamentele da parte di cittadini della zona centrale della città di continui mancati recapiti della corrispondenza ma inizialmente avevano pensato ad un normale disservizio.
Nell’effettuare la perquisizione a casa della donna si sono imbattuti, in alcuni sacchi di corrispondenza vecchia anche di otto anni. In tutto una mole di posta non consegnata dal peso di oltre 40 chili. Naturale è stato il collegamento fatto dagli agenti tra le lamentele dei cittadini, con il fatto che l’abitazione oggetto della perquisizione fosse di una postina.
L’ipotesi su cui si lavora è che la donna “accorciava il giro”, portandosi a casa la corrispondenza che non aveva voglia di consegnare, ma dandola per consegnata. Gli agenti coordinati dal sostituto commissario Roberto Donatelli hanno così sequestrato tutta la corrispondenza, in larga parte atti giudiziari, resoconti bancari, raccomandate ed anche bollette, denunciando la postina per sottrazione e occultamento di corrispondenza.
Ermanno Amedei