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Marocchinate, l’associazione davanti al cimitero francese di Venafro, altra occasione persa dai transalpini

Venafro – Un sit-in dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate, si è svolto oggi pomeriggi davanti al cimitero militare francese a Venafro. In occasione del giorno dei defunti, anche nel museo monumentale dove riposano i caduti francesi della Seconda guerra mondiale, si sono svolte cerimonie che hanno visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni transalpine.

L’associazione presieduta da Emiliano Ciotti si batte per la conoscenza e la conservazione della memoria storica di ciò che avvenne nel centro Italia, e soprattutto tra la provincia di Frosinone e quella di Latina, durante il periodo bellico e lo sfondamento della linea Gustav eretta dai tedeschi.

Sul fronte opposto, gli alleati, tra i quali l’esercito francese sotto la cui bandiera combattevano i Goumier, truppe coloniali nord africane, alle quali venne promessa, dai vertici militari francesi, l’impunità per 48 ore su tutto ciò che avrebbero commesso sulle popolazioni locali nel caso in cui avessero sfondato la linea Gustav. Ciò avvenne e un ampio territorio a sud di Roma ne ha portato i segni per anni: omicidi, stupri, rapine.

“Il sindaco di Venafro è venuto a complimentarsi per la nostra attività – ha detto Emiliano Ciotti – così come hanno fatto altri cittadini. I francesi, invece, ci hanno sostanzialmente ignorato”. Un’altra occasione persa per riconoscere le proprie colpe.

Ermanno Amedei

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