
Ricucito lo strappo tra Rocca e Salvini, intesa Fd’I-Lega su alcune nomine alla Regione Lazio
14 Febbraio 2025Lazio – Rientrano le tensioni nella maggioranza del Lazio dopo l’incontro tra il presidente della Regione, Francesco Rocca, e il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
La Lega, settimana scorsa, ha riunito il direttivo regionale, chiedendo a Rocca una maggiore condivisione nelle scelte politiche e, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe anche paventato l’ipotesi del ritiro de due assessori.
Rocca mercoledì ha incontrato Salvini per un chiarimento su quanto successo e, ieri, in occasione di un convegno sul decreto “salva casa”, organizzato dai leghisti in giunta regionale, si sono rivisti e stretti la mano, ufficializzando la pace e rinnovando la collaborazione e la condivisione nell’azione di governo per il “rinascimento” del Lazio.
Il punto di caduta, secondo quanto riferisce Agenzia Nova, però, sarebbe stato raggiunto dopo un incontro trai vertici regionali di Fratelli d’Italia e Lega riguardo alcune nomine nelle Comunità montane e nell’Ater della provincia di Roma.
Con la Lega “ci siamo chiariti e la presenza del ministro Salvini qui in Regione è la migliore risposta che potevamo dare, dopo qualche giorno che abbiamo visto creare una polemica sul nulla”, ha detto Rocca al convegno di ieri, sottolineando quanto il partito di Salvini sia importante per il centrodestra del Lazio: “La Lega è parte essenziale della coalizione”, ha assicurato, ringraziando anche gli assessori, all’Urbanistica Pasquale Ciacciarelli e alla Cultura Simona Baldassarre, per il loro lavoro.
A dissipare polemiche e malintesi anche il ministro Salvini: con Rocca “non abbiamo mai litigato. La Lega non ha nessuna rivendicazione di posti sui parchi, porti, le Asl e le Comunità montante. Sono sicuro che saranno scelte le persone giuste al posto giusto”, ha voluto chiarire Salvini, sottolineando: “a me interessa incidere e siccome i disastri della sinistra a Roma e nel Lazio sono enormi, bisogna coordinarsi e unirsi per rilanciare e dare una risposta ai cittadini in difficoltà – ha aggiunto Salvini -. Dobbiamo sempre ricordarci perché ci hanno votato. La Lega vuole essere protagonista per la rigenerazione della Regione Lazio”, ha concluso Salvini.
A fargli eco è ancora il presidente Rocca che ha garantito il riconoscimento della dignità politica della Lega: “la giunta della Regione Lazio è fatta di caratteri forti, ma non è mai mancato l’affetto e la considerazione politica. Mi sono messo io per primo a petto in fuori quando qualcuno con giochi di palazzo aveva provato a reclamare un assessore a dispetto di altri.
Il mio mantra è squadra che vince non si cambia”, ha aggiunto il governatore, in riferimento anche alle tensioni dei mesi scorsi con Forza Italia, mai nominata, che rivendicava, alla luce della sua crescita in Consiglio regionale, un assessore in più a discapito della Lega, rimasta con una sola consigliera in Aula dopo averne persi due, transitati proprio in FI.
Rocca, pur ricordando di aver difeso i posti in giunta dei due assessori della Lega, ha tenuto a chiarire, a margine del convegno, come nelle sue dichiarazioni non ci fosse un messaggio velato per Forza Italia, proprio per evitare ulteriori tensioni, anche con l’altro alleato di governo, dopo quelle dei mesi scorsi. “Il presidente è sempre parafulmine, ci sono apposta e ho le spalle grosse.
Con Forza Italia le cose stanno andando alla grande, i problemi del passato sono superati, già da fine novembre, quindi non mi pare che ci siano difficoltà, si sta lavorando bene, nessun problema all’orizzonte, mi auguro”, ha precisato Rocca.
I motivi che hanno innescato la riunione del direttivo regionale della Lega, alla presenza di Salvini, settimana scorsa, sono diversi: dai malumori interni, al malcontento di un partito indebolito nei numeri che, a livello regionale, si sente messo da parte dal resto della maggioranza, guidata dal presidente Rocca.
In particolare, a far puntare i piedi alla Lega, sarebbero state le nomine dei direttori delle Asl, la ripartizione di alcuni incarichi nelle partecipate, per cui non sarebbe stata coinvolta da Rocca e dagli alleati (Fratelli d’Italia e Forza Italia) e la presentazione di una legge sulla casa da parte dell’assessore al Bilancio di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, nonostante la competenza sia dell’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli.
Da qui la reazione del partito di Matteo Salvini che “vuole contare di più”, in quanto, “la forza viene dai voti, non dal cambio di casacca”, come riferiscono alcune fonti leghiste. La Lega, infatti, alle ultime regionali, aveva ottenuto l’8,5 per cento dei voti, alla pari di Forza Italia.
Dal canto suo, però, Forza Italia ha sempre rivendicato una maggiore rappresentanza politica, per la sua crescita in Consiglio, che l’ha vista passare da 3 a 7 consiglieri, più l’intergruppo con Noi Moderati. Mentre la Lega, dopo la fuoriuscita di due consiglieri approdati proprio in FI, occupa un solo scranno in Aula, con due assessori in giunta.
L’accordo di massima raggiunto, a fine novembre, dovrebbe prevedere una redistribuzione delle deleghe, proposta da Fd’I, con un rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene, a spese della Lega, rimasta con una sola consigliera, Laura Cartaginese.
La redistribuzione delle deleghe non è definita e la discussione tra e dentro i partiti è ancora in corso. Per questo motivo, l’ipotesi estrema di un ritiro degli assessori della Lega non avrebbe avuto conseguenze sulla tenuta della maggioranza.
Lo stesso Rocca, infatti, aveva escluso questa eventualità rispedendola al mittente. Tuttavia, l’indebolimento della Lega ha alimentato dei malcontenti anche interni al partito regionale, con alcuni esponenti che avrebbero chiesto un avvicendamento in giunta: la sostituzione dell’assessore Simona Baldassarre con la consigliera Laura Cartaginese che, però, si dovrebbe dimettere dalla Pisana, lasciando il posto al primo dei non eletti della Lega, Tony Bruognolo. Una proposta che, comunque, Cartaginese avrebbe declinato.