
Viaggi parrocchiali truffa a Cassino, ingannati 50 fedeli. Il sacerdote “anche noi vittime” ma arrivano le denunce
22 Marzo 2025Cassino – Ben 2500 euro pagati in contanti in due tranche per un viaggio in Messico che non c’è mai stato, senza che i soldi venissero restituiti.
Per questo, una donna di 66 anni di Sant’Elia Fiumerapido, sentendosi truffata, ha denunciato il parroco e il diacono di una chiesa di Cassino che hanno fatto da tramite tra i fedeli interessati alla vacanza e una agenzia di Roma.
Il viaggio di 12 giorni era previsto dal 16 al 27 giugno 2024 e a marzo la donna ha pagato un anticipo di 1000 euro. A maggio ha saldato la restante parte di 1.500 euro. Poco prima della datata di partenza è arrivato il primo rinvio: la data del viaggio era stata spostata a settembre, poi ancora a ottobre e poi a novembre fino a quando la donna ha rinunciato alla vacanza chiedendo indietro i soldi che aveva pagato.
Solo allora, secondo quanto denunciato dalla donna, il diacono l’avrebbe informata di essere rimasto lui stesso, con il sacerdote, vittima di una truffa da parte dell’agenzia ma che si impegnava a restituire la somma entro la fine di Gennaio 2025.
Trascorsa la data, la donna ha dato mandato ai suoi legali, gli avvocati Vincenzo Comi e Marina Colella del Foro di Roma di presentare la denuncia alla procura della repubblica.
Dalla parrocchia, sacerdote e diacono, fanno sapere ad “Agenzia Nova” che loro stessi sono vittime della truffa e che hanno presentato denuncia ai carabinieri i quali stanno indagando per risalire all’operatore che sarebbe scomparso con i soldi di tre viaggi organizzati e mai effettuati.
Oltre a quello in Messico, infatti, sarebbe stata una truffa anche un viaggio in Giappone e uno negli Stati Uniti, per un complessivo di circa 100mila euro.
In tutto sarebbero state circa 50 le persone truffate ma oltre la metà, sarebbero stati già risarciti. Agli altri era stata chiesta altra pazienza in attesa di ulteriore disponibilità.
Ermanno Amedei