Carcere Cassino trasferitri 50 detenuti dopo rivolta

Carcere Cassino trasferitri 50 detenuti dopo rivolta

14 Aprile 2025 0 Di redazione

Apprendiamo che ieri sera verso le ore 20,30 vi è stata una rivolta all’interno del  carcere di Cassino.
Devastato il 1° pano della seconda sezione , nessun ferito-  trasferiti nella notte circa  50 detenuti  .
Apprendiamo che è intervenuto il Cruppo di Intervento Operativo ed, anche,  unità di supporto il GIR Campania ed del Nucleo Cittadino di Roma
Il sovraffollamento del carcere è di + 17 detenuti- dato di ieri- mentre mancanp 37 unità di polizia penitenziaria.
1.450 sono i detenuti in più nelle carceri della regione Lazio  – dato aggiornato al  31 marzo 2025 –  dove la  capienza regolamentare prevista è di   5.282 mentre in carcere  sono  presenti 6.732 detenuti- La  carenza di personale di polizia penitenziaria nella regione lazio  è , invece, di – 859 unità-
Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente  sovraffollati ,solo per citarne alcuni,  sono : NC CC Rebibbia +391 –  previsti 1.170 presenti 1.561 ;  CC Viterbo + 265 detenuti –  previsti 440 presenti 705;  CC Regina Coeli +  456 detenuti-  previsti 628 presenti 1.084; .CC Frosinone + 55  detenuti – previsti 517 presenti 572;  NC CC Rieti + 200 detenuti – previsti 295 presenti 495 ; CC Velletri +106 detenuti   previsti 412  presenti 518  – CC Latina  +59 detenuti   previsti 77  presenti 136- dato pubblicato sito ministero della giustizia.
Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente carenti  di personale di polizia penitenziaria sono NC CC Rebibbia ( -31, 59%),  CC Velletri ( -27,64%), CR Rebibbia ( – 27,51%) , NC CC Rieti (- 27,43%) , CC Viterbo ( – 27,27%), CC Frosinone (-27,14%); CC Cassino ( – 27,76 ) e CC Regina Coeli ( – 25%).
Si è consci delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla polizia penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali. Deve essere chiaro a tutti che negli istituti  ci sono molti posti di servizio  ma non vi è il numero necessario del personale per occuparli e questa  situazione produce accorpamenti di posti e sovraccarico per l’esiguo personale in servizio che deve farsi carico , anche , di piantonamenti con orari in violazione all’ accordo quadro nazionale -e di  altri pur di garantire la sicurezza con conseguente lesione dei propri diritti.
 
IL SEGRETARIO GENERALE  FNS CISL LAZIO

Massimo  Costantino