Politici, economisti e preti, gli italiani brindano per ritrovare fiducia… ma solo in loro stessi
4 Gennaio 2016di Max Latempa
Nel 2016 gli italiani avranno bisogno, come non mai, di valutare ed applicare un sentimento su tutti: la fiducia.
Fiducia nei politici? Scarsissima. Ormai va a votare solo chi spera in un tornaconto o chi è un inguaribile ingenuo. Da vent’anni a questa parte, stretti tra le esigenze di pochi e le mani lunghe di partiti, corporazioni, lobby, banche e multinazionali, i provvedimenti presi dalla politica nel mero interesse dei cittadini sono stati veramente pochissimi.
A memoria si ricordano solo l’abolizione del fumo nei locali pubblici e l’ istituzione del diritto alla class action, tra l’altro di difficilissima applicazione.  Disastrosi e senza utilità per il bene comune sono stati invece i provvedimenti a favore del gioco d’azzardo, l’abbattimento del vincolo per le banche d’affari, l’ istituzione dell’ euro così com’è, il patto di stabilità , l’ aumento della pressione fiscale, la porcata delle leggi elettorali, i governi non eletti, la riforma Fornero, le varie ed irrisorie leggi sull’ immigrazione, i condoni e gli indulti, la deregulation sulla concorrenza sleale, la ripartizione dei fondi post terremoto ed i suoi assurdi tempi di impiego, l’accettazione della delocalizzazione selvaggia, i fantomatici aggravi di pena per i corrotti in un paese dove la mazzetta è come la pizza. Più altre assurdità che ognuno potrà aggiungere a proprio piacimento.
Fiducia nella Chiesa? I gravi fatti di corruzione sia morale che economica stanno mettendo a dura prova anche coloro che hanno sempre avuto nella croce la guida di vita. Sempre più spesso si sente dire in giro “Ma io non credo nei preti ma solo in Dioâ€, dimenticandosi che il cattolicesimo è fatto di dogmi non discutibili e quindi va preso così com’è.  Risulta molto difficile però credere che Dio accetti che si uccida e che si compiano misfatti efferati in suo nome.  E come la mettiamo con tutti i bambini innocenti che soffrono negli ospedali  o muoiono in mezzo al mare? Quindi la fede vacilla e la fiducia pure, sempre di più.
Fiducia nel futuro?  Tutte le analisi dicono che l’ Italia è un paese in declino, sia economicamente che demograficamente. L’ incapacità di chi ci ha governato non ha permesso di modificare questo anatema che già trent’anni fa era scritto nelle analisi che riguardavano il futuro del Bel paese. Lo sapevamo e non abbiamo fatto niente, come se la cosa non ci riguardasse. Il futuro dei politici è però sicuramente roseo. Tra vitalizi, pensioni e mazzette, avranno pure piazzato tutti i loro figli in qualche banca o multinazionale.  Inoltre oggi non si può più neanche andare a teatro o in piazza a cuor leggero e la situazione internazionale è forse più ingarbugliata di quando c’era la guerra fredda.
Fiducia nel prossimo? Situazione soggettiva. Auguri caso per caso.
Allora cosa rimane? Per questo 2016 l’ augurio è che ogni italiano riponga la fiducia in Sé stesso. E che non sia mai più un politico, un prete od una statistica a dirci che cosa veramente vogliamo.